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Hugo Chavez è morto

Hugo Chavez è morto, ha annunciato in tv il vice presidente e suo delfino designato, Nicolas Maduro.
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Hugo Chavez è morto,  a dichiararlo è l'emittente Nbc citando fonti del governo venezuelano.-Il presidente del Venezuela era stato operato nei mesi scorsi di cancro ed è deceduto nella città di Caracas alle 16.25 ora locale. Lo ha annunciato in tv il vice presidente e suo delfino designato, Nicolas Maduro in lacrime: "È un momento di profondo dolore. Le condizioni di Chavez si erano aggravate nelle ore scorse. Durante il corso dell'intera giornata si erano susseguite dichiarazioni che in qualche modo preannunciavano i peggioramenti dello stato di salute del presidente venezuelano. Sua figlia Maria Gabriela Chavez aveva dichiarato quest'oggi tramite Twitter: "Grazie per i messaggi di solidarieta'. Siamo nelle mani di Dio. E' un momento di preghiera".

Ore 03.41 – I funerali di stato di Hugo Chavez  si terrano il prossimo giovedì. Saranno decisi da sette giorni di lutto nazionale, per commemorare la scomparsa del presidente.

Ore 2.05 – A parlare è il principale oppositore di Chavez, Henrique Capriles, ha manifestato via Twitter il cordoglio alla famiglia di Chavez, aprendo ad un periodo di calma e tregua anche nella dialettica politica, nel nome dell'assoluto bene per il paese: "In questi momenti difficili dobbiamo dimostrare il nostro profondo amore e rispetto al Venezuela. Unita' nella famiglia venezuelana!".

Ore 1.11 – Messaggi di cordoglio anche dalla Francia e dal presidente François Hollande, certamente più vicino, da un punto di vista ideologico, di quanto possano esserlo la maggior parte dei presidenti europei, a Chavez: "Al di là di temperamento e opinioni, che non tutti condividevano, Chavez esprimeva innegabile volontà di lottare per giustizia".

Ore 00.29 – Parla il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama: " C'è necessità di migliorare i rapporti e renderli più costruttivi con il Venezuela a partire da domani".

Ore 00.19 – Cordoglio internazionale dalle Nazioni Unite: "Un uomo che ha fatto molto per il Venezuela e il Sud America intero. Porgo le più calorose consoglianze alla famiglia Chavez, anche se da Segretario Generale delle Nazioni Unite dovrei inviare un messaggio molto più formale". Lo ha detto Ban K-Moon in seguito alla morte del presidente venezuelano.

Ore 00.05 – Dagli Stati Uniti il portavoce della presidenza americana ritiene assurde qualsiasi ipotesi sull'avvelenamento o comunque l'influenza degli Stati Uniti nel merito della malattia del presidente venezuelano. Intanto Il ministero degli esteri venezuelano ha comunicato l'espulsione di un secondo funzionario dell'ambasciata statunitense a Caracas, dopo quello annunciato oggi dal vicepresidente Nicolas Maduro (ecco la storia del delfino di Chavez). Si tratta di Debling Costal ed entrambi sono accusati di ingerenza e cospirazione.

Ore 23.39 – Dalla fonte Rainews 24 giunge la notizie che, in seguito alla morte del presidente Chavez si stiano mobilitando le truppe in tutto il paese per far rispettare la costituzione.

"Sono nelle mani di Cristo e confido nei miei medici e infermieri", questo il testo dell'ultimo tweet scritto 15 giorni fa dal presidente venezuelano:

Inevitabilmente tornano alla mente le accuse del presidente Chavez agli Stati Uniti, secondo le quali l'America fosse stata in grado di generare sistemi che riuscissero ad indurre il cancro, andando così a colpire i capi di governo sudamericani. Aveva detto nel 2011: "E' possibile che gli Stati Uniti abbiano sviluppato una tecnologia per indurre il cancro, precisando che anche se non voleva "accusare nessuno fatti molto strani e difficili da spiegare. Se avessero sviluppato questa tecnologia senza dirlo a nessuno, sarebbe cosi' sorprendente?". Il leader bolivariano aveva citato i casi di Fernando Lugo (allora presidente de Paraguay, Ndr), della presidentessa brasiliana Dilma Roussef, quando era candidata, ed aveva aggiunto alla lista anche il suo caso, quello della presidente argentina Cristina Fernandez de Kirchner, pur non avendo lei sviluppato la malattia. Infine anche dell'ex presidente del Brasile, Lula. All'ultima tornata, quando Chavez aveva ugualmente ottenuto la vittoria pur non riuscendo mai ad entrare effettivamente in carica, si era verificata una sostanziosa débacle del consenso per il presidente, confermando quella spaccatura tra pro e contro Chavez, come per tutti i populismi accade.

FidelChavez

Maduro e l'ipotesi del complotto statunitense – Anche il presidente attuale Nicolas Maduro aveva affermato ieri sentenze secondo le quali un progetto di destabilizzazione dle Venezuela fosse stato messo in atto dagli Stati Uniti, in maniera similare a ciò che era accaduto, presumibilmente a Yasser Arafat: "E' stato attaccato, una commissione speciale di scienziati potrà confermare questa tesi", aveva detto Maduro. Ecco un celebre discorso del presidente, segnato da un proverbiale slancio anti americano, in cui apostrofa gli statunitensi.

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Giornalista professionista, capo cronaca Napoli a Fanpage.it. Insegna Etica e deontologia del giornalismo alla LUMSA. È autore del libro "Se potessi, ti regalerei Napoli" (Rizzoli). Ha una newsletter dal titolo "Saluti da Napoli". Ha vinto il Premio giornalistico Giancarlo Siani nel 2007 e i premi Paolo Giuntella e Marcello Torre nel 2012.
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