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Hollande mantiene la promessa: anche la Francia vara la legge sulle nozze gay

Il presidente francese lo aveva promesso nel corso della sua campagna elettorale: avrebbe consentito alle persone dello stesso sesso di sposarsi e di adottare figli. E così ha varato la legge che equipara le nozze gay a quelle etero. Dopo l’America e la Spagna, diritti riconosciuti anche a Parigi.
A cura di Susanna Picone
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Il presidente francese lo aveva promesso nel corso della sua campagna elettorale: avrebbe consentito alle persone dello stesso sesso di sposarsi e di adottare figli. E così ha varato la legge che equipara le nozze gay a quelle etero. Dopo l’America e la Spagna, diritti riconosciuti anche a Parigi.

In America, insieme alla nuova elezione di Barack Obama, gli elettori hanno espresso le loro preferenze anche su numerosi referendum che erano stati accorpati alle presidenziali e, nello specifico, gli americani hanno scelto di approvare le nozze gay a Washington, nel Maryland e nel Maine (e nel Winsconsin è stata eletta la prima senatrice dichiaratamente lesbica). Diritti degli omosessuali riconosciuti negli States così come nel vecchio Continente, con la Spagna, dove ieri la Corte Costituzionale ha dato il via libero definitivo ai matrimoni tra persone dello stesso sesso (salvando così quasi 23mila coppie gay sposate all’entrata in vigore della norma), e infine in Francia dove anche Francois Hollande stamane ha mantenuto la promessa fatta durante la sua campagna elettorale. Il Consiglio dei Ministri di Parigi ha approvato un progetto di legge che equipara le nozze tra persone dello stesso sesso a quelle eterosessuali e permette ai gay di adottare figli. E Hollande l’ha fatto nonostante il suo Paese non sia unito in questa decisione: la destra, infatti, promette già adesso la cancellazione del provvedimento qualora tornerà al governo e gli stessi cattolici pensano a delle manifestazioni di piazza.

La battaglia della destra e della Chiesa e la soddisfazione del Governo – Ma il presidente e il ministro della Famiglia Dominique Bertinotti sono convinti che il riconoscimento delle unioni gay vada visto come un progresso per tutta la società, “una tappa importante verso l’uguaglianza dei diritti”, secondo quanto dichiarato dal ministro. Stesso parere del titolare del ministero per gli Affari Sociali, Marisol Touraine: “Si tratta di una grande riforma che si rivolge alla società francese nel suo complesso, aprire a tutte le coppie la possibilità di sposarsi significa accordare più sicurezza, maggiore protezione per coloro che vogliono vivere insieme”. Ma il progetto di legge, che approderà in Parlamento nel 2013, in ogni caso non fa discutere solo quella parte della Francia che non vuole le nozze gay ma anche la stessa comunità omosessuale. Per loro, infatti, il testo del Governo è minimale non prevedendo alcuna apertura alla procreazione assistita.

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