“Ho lanciato la moneta, è uscita testa e l’ho uccisa”, il racconto del killer della 18enne Wiktoria in Polonia
"Ho lanciato una moneta, è uscita testa e quindi l'ho uccisa”, è la terribile confessione di Mateusz Hepa, reo confesso dell’omicidio della 18enne Wiktoria Kozielska, un assassinio senza una motivazione apparente che ha sconvolto la Polonia un anno e mezzo fa. Le sconvolgenti parole sono state pronunciate dal ventenne all’apertura del processo a suo carico mercoledì scorso durante il quale ha ammesso tutto ricostruendo quei terribili momenti.
Vittima e killer si erano incontrati per caso sull’autobus nella notte tra l'11 e il 12 agosto 2023. Wiktoria stava tornando da una discoteca a Katowice quando ha accettato di seguire il giovane a casa sua. “Le ho dato la scelta se tornare a casa o venire da me. Ha deciso di venire da me. Ci siamo seduti parlando del niente, poi lei si è addormentata. Ho camminato per la stanza, ho provato a svegliarla, ma era impossibile. Poi ho lanciato la moneta ed è uscita testa, così l'ho uccisa” ha dichiarato in aula l’assassino.
“Non so perché l'ho fatto. Alcune cose accadono, ma non ho alcuna influenza su di loro. A volte lancio una moneta quando devo fare una scelta difficile” ha aggiunto Mateusz Hepa raccontando dettagli che hanno scioccato prima gli investigatori e poi l'opinione pubblica.
Secondo l’accusa, l’uomo ha ucciso la giovane colpendola prima con un pugno in testa e poi strangolandola con il cuscino e la corda. Infine avrebbe abusato sessualmente del cadavere prima di disfarsene infilandolo in un sacco. “Mi sono seduto sul suo petto e ho iniziato a soffocarla. Pensavo che sarebbe stato un sollievo se avessi commesso un omicidio", ha ammesso l’imputato in Tribunale davanti ai genitori della giovane in lacrime.
Mateusz Hepa ha negato di aver avuto rapporti sessuali con la sua vittima ma ha raccontato che già quattro mesi prima dell'omicidio di Wiktoria aveva pensato di togliere la vita a qualcuno a caso. Ha persino girato per la città alla ricerca di una vittima casuale ma il suo intento si è concretizzato solo con l’incontro della 18enne.
Dopo averla uccisa, ha messo il corpo di Wiktoria in una borsa con l’intenzione di bruciare i resti della ragazza ma poi è scappato, presumibilmente con l’intenzione di suicidarsi, ma alla fine ha cambiato idea e ha chiamato la polizia che lo ha arrestato sul posto.