Hillary Clinton: “Io e Bill eravamo poveri”. Ma l’ex first lady guadagna 200mila dollari a comizio

Hillary Clinton e suo marito Bill, già segretario di Stato e presidente degli Stati Uniti, senza un dollaro per pagare l'università alla figlia Chelsea e il mutuo della casa. Proprio così: l'incredibile rivelazione, che negli USA suona però come una gaffe, è stata fatta dall'ex first lady in occasione della presentazione di un libro di memorie intitolato ‘Hard Choices' (Scelte difficili). Il volume è stato presentato alla libreria ‘Barnes and Nobles' di Union Square, a New York, davanti a centinaia di persone accorse per quello che, secondo molti, è l'inizio della campagna elettorale per candidare la Clinton alla presidenza degli Stati Uniti nel 2016. La donna, tuttavia, ha raccontato che una volta lasciata la Casa Bianca, lei e il marito, l'ex presidente, si ritrovarono in bolletta, pieni di debiti. Colpa anche delle spese legali per "sistemare" l'affare Lewinsky. "Non avevamo soldi per pagare il mutuo della casa e per pagare l'università a nostra figlia Chelsea", ha raccontato.

#HillaryIsSoPoor: l'ironia della rete contro la Clinton

L'affermazione della Clinton ovviamente ha innescato feroci ironie. I Repubblicani non hanno esitato ad attaccarla, dicendo che è "fuori dalla realtà", mentre sui social network gli utenti si sono scatenati, grazie all'hashtag #HillaryIsSoPoor (Hillary è così povera…). Qualcuno, invece, si è arrabbiato sul serio, sostenendo che il mutuo della casa della Clinton non è esattamente lo stesso di quello di un normale lavoratore americano. Insomma, una gaffe bella e buona. A nulla è servito tentare di rimediare: "Io so valutare ed apprezzare quanto dura sia la vita per molte famiglie americane al giorno d'oggi. E io e Bill ovviamente siamo stati benedetti nella nostra vita, anche se abbiamo sempre lavorato duramente per tutto ciò che abbiamo ottenuto".

Hillary Clinton: "Guadagno 200mila dollari a comizio"

La gaffe però non era finita. Durante la presentazione del libro di memorie l'intervistatrice ha chiesto alla Clinton di commentare la parcella d'oro – 200mila dollari – che incassa ogni volta che tiene un comizio: "Bene – ha risposto visibilmente imbarazzata – mettiamola così: credo che tenere discorsi per soldi sia una cosa di gran lunga migliore che essere legata a qualche gruppo privato o a una grande azienda come fa molta gente che lascia la vita pubblica". Ormai, però, la frittata era fatta. Non si può dire che la campagna presidenziale della Clinton sia iniziata nel migliore dei modi.