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Hillary Clinton: Berlusconi è il nostro miglior amico

A pochi giorni dalla divulgazione degli sprezzanti giudizi sul Cavaliere, arriva un pubblico attestato di stima da parte del Segretario di Stato Hillary Clinton.
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Dopo i giudizi davvero poco lusinghieri dei diploamtici USA portati a conoscenza da Wikileaks, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi incassa un importante riconoscimento che in qualche modo lo "riabilita" agli occhi della comunità internazionale. Infatti è proprio un altro personaggio nell'occhio del ciclone, il Segretario di Stato USA Hillary Clinton a rilasciare ai media, margine del vertice dell'Ocse in svolgimento in Kazakistan, una dichiarazione di stima nei confronti del cavaliere. "Berlusconi ha sempre sostenuto con la stessa coerenza le amministrazioni Clinton, Bush e Obama" – afferma l'ex first lady, che poi aggiunge – Non abbiamo amico migliore di Silvio Berlusconi".

Insomma, una riabilitazione in piena regola che giunge proprio mentre altre rivelazioni di Wikileaks confermano l'importanza strategica del nostro Paese negli equilibri internazionali. Basti solo pensare al cablogramma inviato dall'ambasciatore Ronal P. Spogli che sottolinea come il legame fra il Governo italiano e quello russo sia sotto la lente di osservazione dei diplomatici statunitensi (riportato da Il Fatto):

Come inizialmente previsto nei primi giorni del governo Berlusconi, la stretta relazione del governo italiano con la Russia potrebbe presto diventare un punto di frizione nei rapporti tra Stati Uniti e Italia, quanto al resto vicini. I vertici del governo italiano, in particolare il ministro degli Esteri Frattini, si sono spinti molto avanti nell’insistere che la comunità transatlantica e l’Unione Europea dovrebbero affrontare la crisi tra Georgia e Russia con “senso di equilibrio”. Nella migliore delle ipotesi, l’Italia eviterà di pronunciare dichiarazioni forti o di fare pressioni sulla Russia. Nella peggiore, l’Italia potrebbe lavorare per distruggere la determinazione degli altri alleati nelle sedi internazionali, incluse la Nato e l’Unione Europea. […] Abbiamo preso contatti con il governo italiano ai più alti livelli per suggerire che l’Italia debba prendere una posizione di principio, basata su fatti obiettivi. Inoltre, abbiamo chiarito che l’atteggiamento favorevole suscitato dal nuovo governo Berlusconi nei suoi primi mesi di attività potrebbe scomparire se la sua credibilità su questa questione venisse meno.

Del resto, a partire dalla questione energetica (con i diversi progetti di gasdotti che allarmano Washington), per arrivare agli sviluppi in Afghanistan ed Iran, l'influenza della Russia e di Putin in particolare è apparsa sempre evidente agli osservatori internazionali. Dunque, l'appoggio della Clinton è stato accolto con grande soddisfazione negli ambienti di Governo, con Berlusconi che dopo il si alla tanto discussa Riforma Gelmini incassa anche un riconoscimento importante, diremmo quasi cruciale, sulla scena internazionale.

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A Fanpage.it fin dagli inizi, sono condirettore e caporedattore dell'area politica. Attualmente nella redazione napoletana del giornale. Racconto storie, discuto di cose noiose e scrivo di politica e comunicazione. Senza pregiudizi.
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