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Hillary Clinton attacca la Russia (e Trump): “Hanno hackerato i pc dei democratici”

La candidata democratica contro Mosca e il candidato repubblicano: “Ha mostrato una preoccupante tendenza a sostegno di Putin”. Oggetto del furto sono le email che hanno causato le dimissioni della direttrice del comitato che appoggia la Clinton.
A cura di Biagio Chiariello
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La candidata democratica alla Casa Bianca, Hillary Clinton, torna a parlare dello scandalo delle email e dei dati rubati all'interno dei server del Democratic National Commitee, il comitato che guida il suo partito. La ex First Lady non usa giri di parole e in un'intervista a Fox News, punta il dito direttamente contro la Russia.  "Sappiamo che sono stati i servizi segreti russi e sappiamo che hanno organizzato anche la diffusione di quelle mail" dice.

Oggetto della polemica sono le quasi 20 mila mail che qualche giorno fa Wikileaks ha diffuso e dalle quali si evince quanto i vertici dei democratici abbiano sostenuto la corsa di Hillary Clinton alla Casa Bianca, sfavorendo in qualche modo il rivale Bernie Sanders. Secondo il New York Times, l’attacco ai sistemi informatici democratici sembra provenire da ‘FancyBear’, che è collegato al G.R.U, il servizio di intelligence militare russo, “lo stesso operatore implicato nell’attacco al Comitato nazionale” del Partito democratico.

La portavoce della campagna elettorale di Hillary, Nick Merrill, afferma inoltre che dai controlli effettuati fino ad ora non sono emerse indicazioni che il sistema interno della campagna stessa sia stato compromesso, è tuttavia venuto fuori che i pirati informatici sono arrivati al programma utilizzato per condurre analisi sull'elettorato che, sebbene non contenga informazioni precise di tipo personale o finanziario su elettori, sostenitori o finanziatori, è pieno di indicazioni spesso utilizzate per costruire messaggi elettorali e contatti ad hoc.

Nel mirino della candidata dem alla presidenza americano anche il suo sfidante, Donald Trump, accusato di dare sostegno al presidente Putin. "sappiamo che ha mostrato una preoccupante tendenza a sostegno del governo di Mosca". Nei giorni scorsi, il magnate newyorkese aveva pubblicamente chiesto "l'aiuto" degli hacker russi per trovare le mail scomparse dell’ex segretario di Stato, in quel caso riferendosi però al cosiddetto scandalo Mailgate, ovvero i messaggi che la Clinton avrebbe inviato quando faceva parte del Dipartimento di Stato USA attraverso un server privato.

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