Hawaii, decine di case distrutte dall’eruzione del vulcano Kīlauea
Trentaseimila metri quadrati: è questa la superficie coperta dalla lava in seguito all'eruzione del vulcano Kīlauea alle Hawaii. Un'eruzione che, dopo aver scatenato una scossa di terremoto di magnitudo 6.9, ha causato l'evacuazione di 1.700 persone e la distruzione di 31 case. A evidenziare i danni sono state le fotografie, che hanno mostrato come lava, gas tossici e vapore hanno bruciato terreni e boschi, mentre la forza eruttiva del vulcano ha fatto aprire enormi crepe nel terreno. Il Kīlauea è uno dei vulcani più attivi al mondo e, stando a quanto hanno dichiarato le autorità locali, non è escluso che la situazione possa aggravarsi nelle prossime ore.
Naturalmente l'eruzione del vulcano ha creato panico tra la popolazione. I media locali hanno raccolto alcune alcune testimonianze dei residenti, ad esempio la 37enne Amber Makuakane, insegnante e madre single di due figli, che ha raccontato: "Tutto è iniziato con una fessura che si è aperta in giardino. C'era del vapore, poi il giorno seguente la lava ha raggiunto le camere e coperto l'intera proprietà", ha spiegato la donna che ha aggiunto: "Mio figlio continua a chiedermi: ‘Mamma quando andiamo a casa?'". A farle eco Steve Clapper: "Cosa puoi fare? Non hai alcun controllo sul vulcano". L'uomo, costretto a fuggire in auto insieme a sua madre, 88 anni, malata, ha un'unica speranza: quella di ritrovare casa quando tutto sarà terminato.
La situazione viene costantemente monitorata dall'Osservatorio dei terremoti. L'Ente da giorni aveva annunciato i segni di una possibile eruzione, ma la situazione è precipitata quando il cratere del Kīlauea è crollato, innescando terremoti e lava lungo nuove camere sotterranee. Il sisma dei giorni scorsi di magnitudo 6.9, il più grande delle Hawaii in più di 40 anni, ha fatto segnare il picco di una quantità significativa di terremoti di ingente entità collegati all'eruzione.