Hanno votato per uscire dall'Europa quelli che in Europa non ci sono mai stati, questa è la verità.
A Londra il 70% ha scelto di rimanere. Hanno scelto di uscire quelli che già vivevano fuori dall'Europa. Se uno è cittadino del mondo, nel mondo ci sta bene. Se è cittadino di un paesino, chiuso in una provincia e imbullettato in una casa, del mondo ha paura.
Funziona così anche per l'immigrazione: chi ha viaggiato in Kenya, in Egitto, in Congo, in Senegal, oppure in Messico, in Argentina, in Perù o negli Stati Uniti d'America, difficilmente teme lo straniero in quanto straniero, perché sarà cittadino del mondo. Chi invece è inchiodato alle rivalità di quartiere come se fossero il perno dell'universo, e a un colore come se fosse una ragione, avrà paura di chiunque abbia gli occhi di un'altra forma. Per non parlare di una diversa religione o di un cibo di un altro sapore.
Poi, per convincere del tutto un cittadino impaurito, c'era bisogno di qualcuno che parlasse contro i banchieri e i finanzieri, come se questi non fossero gli unici che da sempre hanno trovato il modo per riciclarsi. E qui sono arrivate le destre che hanno coagulato paure e malcontenti, ma anche reali disuguaglianze, come se non fossero proprio le disuguaglianze la biada preferita di chi per governare ha scelto di dividere.
Ricordatevi che per stracciare un banchiere dovrebbe vincere la solidarietà, perché è l'unica carta che gioca su un tavolo che il banchiere non conosce. Tutte le altre carte fanno vincere il banco. E per costruire un'altra Europa (perché comunque di un'Europa diversa c'è bisogno), bisognerebbe starci, in Europa e nel mondo.