Hamza, figlio di Osama Bin Laden, aizza i lupi solitari: “Colpite l’Occidente”
"Colpite l'Occidente. Soprattutto ebrei, americani e russi". Hamza Bin Laden, figlio del più famoso Osama, torna a parlare ai suoi seguaci, ancora una volta pubblicando un video in rete diffuso dal braccio propagandistico as Sahab a undici giorni dall'anniversario della morte del fondatore di Al Qaeda, e diventato virale in pochissimo tempo. L'erede, ricordando le imprese del padre, si è rivolto ai cosiddetti lupi solitari, fornendo consigli ai militanti che cercano "il martirio all'Ovest" e raccomandandosi di "prepararsi in segretezza e con attenzione per causare il più alto numero di vittime". Hamza, che ora ha 28 anni, ha chiesto che vengano seguite le istruzioni contenute nel magazine online del movimento, "Inspire", per portare avanti la guerra cominciata dal padre.
La lista dei nemici è lunga, così come le vittime da vendicare: "i bambini di Siria, le vedove della Palestina, le donne dell'Iraq e gli orfani dell'Afghanistan", tiene a sottolineare Hamza. Dovranno essere colpiti tutti coloro che sono contro l'Islam, in particolare "gli ebrei ovunque siano, i crociati americani all'interno dei propri confini oppure nei paesi Nato, la Russia". L'offensiva è affidata ai combattenti individuali, non organizzati in gruppi, richiamando alle armi contro "chiunque difenda l'occupazione della Palestina, la Siria, l'Arabia Saudita". Attenzione, poi, anche alla scelta dell'arma. Il figlio di Bin Laden consiglia di essere "professionali" nella scelta di quest'ultima. "Non è necessario che sia uno strumento bellico. Se siete in grado di procurarvi una arma da fuoco, bene. Altrimenti avete molte opzioni".
Hamza Bin Laden è il probabile successore dell’attuale capo di Al-Qaeda Ayman al-Zawahiri. Ventotto anni, da gennaio è nella lista nera americana dei terroristi. Nel 2015 Al Qaeda aveva diffuso un suo messaggio audio in cui invocava attacchi a Londra, Washington e Parigi. Negli ultimi due anni c'erano stati altri analoghi messaggi. L'uomo non ha mai nascosto di voler vendicare il padre, come è emerso da alcune lettere ritrovate nel covo di Abbottabad, in Pakistan, dove Osama è stato ucciso.