Hamas propone a Israele il rilascio di tutti gli ostaggi in cambio di una tregua permanente a Gaza
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Hamas ha proposto il rilascio di tutti gli ostaggi israeliani rimasti nella Striscia di Gaza in un'unica soluzione in cambio di una tregua permanente e del completo ritiro dell’esercito occupante dall’enclave assediata.
A dichiararlo è stato il portavoce del partito armato palestinese, Hazem Qassem, che ha sottolineato come la seconda fase dell’accordo per la tregua debba includere uno scambio immediato dei prigionieri. "Siamo pronti per una seconda fase in cui i detenuti verranno liberati tutti insieme, ma solo a condizione di un accordo che garantisca una cessazione permanente delle ostilità e il ritiro totale delle forze di occupazione", ha affermato. Hamas ha inoltre respinto la richiesta israeliana consegnare tutte le armi e abbandonare la Striscia. "Questa condizione è parte di una guerra psicologica priva di fondamento. Il disarmo della resistenza è inaccettabile", ha ribadito Qassem.
Nel frattempo, il gruppo ha annunciato di aver raddoppiato il numero di ostaggi che saranno rilasciati nel prossimo scambio, passando da tre a sei. La decisione, secondo il leader di Hamas Khalil al-Hayya, risponde a una richiesta dei mediatori e mira a dimostrare la volontà del movimento di rispettare i termini dell’accordo.
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In cambio, il gruppo che amministra Gaza chiede un impegno altrettanto concreto a proseguire il cessate il fuoco da parte dello stato ebraico. Ma non è tutto: secondo quanto riferisce Al Jazeera l'aumento degli ostaggi che verranno liberati sarebbe legato anche al permesso, da parte di Israele, di far entrare case mobili e attrezzature per la ricostruzione a Gaza, un territorio devastato da oltre 460 giorni di guerra. Israele, infatti, continua a controllare rigidamente l’ingresso di beni essenziali come cibo, acqua e medicinali.
Secondo il Ministero della Sanità di Gaza, il bilancio delle vittime palestinesi ha superato i 48mila morti, tuttavia per i ricercatori della London School of Hygiene & Tropical Medicine il numero dei decessi a Gaza sarebbe ampiamente sottostimato: ad oggi sarebbero ben oltre 70mila, circa il 41% in più di quelli comunicati dal Ministero della Salute palestinese e dall’ONU. Le stime della Banca Mondiale, dell’ONU e dell’Unione Europea indicano che la ricostruzione della Striscia potrebbe costare oltre 53 miliardi di dollari.
Dall’inizio del cessate il fuoco, Hamas e la Jihad Islamica hanno rilasciato 25 ostaggi, mentre Israele ha liberato 1.135 prigionieri palestinesi, con altri 502 previsti nei prossimi giorni.