Hamas: “Oltre 100 palestinesi morti in raid israeliano contro folla in attesa di aiuti”, riunione Onu
È di almeno 104 morti e circa 760 feriti il bilancio del raid israeliano contro una folla di persone che si era riunita a Gaza in attesa di ricevere aiuti alimentari. È quanto reso noto dal ministero della Sanità controllato da Hamas. Secondo la ricostruzione del quotidiano Al-Jazeera, questa mattina centinaia di persone si erano radunate alla rotonda di Nabulsi in Al-Rashid Street, in attesa della consegna del cibo. Dopo la notizia da Gaza, è stata convocata per le 22.15 italiane una riunione straordinaria del Consiglio di sicurezza dell’Onu.
Alcuni testimoni e un corrispondente della tv del Qatar sul posto hanno riportato che la folla è stata attaccata con proiettili di artiglieria, missili di droni e colpi di arma da fuoco. Il camion, che avrebbe dovuto consegnare aiuti alimentari, è stato invece utilizzato per togliere dalla strada numerosi palestinesi uccisi e trasferire quelli feriti alle strutture sanitarie più vicine. Alcuni sono stati trasportati su carri trainati da asini, mentre altri sono rimasti per ore in strada. Come riferisce la Cnn, al momento si tratta
La maggior parte dei feriti sono stati portati all'ospedale al-Shifa e all'ospedale Kamal Adwan, nel nord di Gaza. Altri sono stati portati negli ospedali di al-Ahli e in Giordania. Ma nessuna di queste strutture, secondo quanto fa notare Al-Jazeera, disporrebbe di forniture mediche o personale sufficienti per affrontare così tanti casi di emergenza. Hamas ha denunciato l'attacco come un "crimine di guerra senza precedenti", mentre un portavoce dell'esercito israeliano ha affermato che i militari non sono a conoscenza di "bombardamenti israeliani" nella zona.
Hamas ha avvertito che gli spari contro i palestinesi in fila per gli aiuti a Gaza potrebbero portare al fallimento dei colloqui per la tregua e per la liberazione degli ostaggi. "I negoziati condotti dalla leadership del movimento non sono un processo aperto a scapito del sangue del nostro popolo", si legge in un comunicato, che Reuters riporta sul suo sito, nel quale di afferma che Israele sarebbe responsabile di qualsiasi fallimento dei colloqui.
L'Idf: "Violento assembramento, civili spintonati e calpestati. Verificheremo"
Israele nega di essere responsabile della maggior parte delle vittime registrate oggi a Gaza. Lo ha detto il portavoce militare Peter Lerner secondo cui si sono verificati due incidenti separati, centinaia di metri uno dall'altro. "Alle 4 di mattina un convoglio di 30 camion di aiuti ha superato il check-point dell'esercito nel Wadi Gaza ed in seguito è stato circondato da migliaia di persone. La folla è finita fuori controllo e decine di persone sono rimaste ferite o uccise nella calca, altre sono state travolte dai camion".
Fonti dell'Idf hanno affermato invece che i soldati hanno sparato sulla folla solo nel secondo episodio poiché li stava minacciando dopo un violento assalto ai camion di aiuti, con feriti nella calca. Le forze di difesa israeliane hanno riferito infatti che si stava verificando "un violento assembramento" al momento della distribuzione di aiuti nel nord di Gaza, con palestinesi che hanno saccheggiato i camion. "Durante l'incidente, decine di abitanti di Gaza sono rimasti feriti, spintonati e calpestati", affermano le Idf aggiungendo che si sta facendo una verifica dei fatti.
Una fonte militare citata dal quotidiano Times of Israel, ha raccontato che, dopo l'assalto ai camion, una parte della folla ha cominciato a muoversi contro le forze israeliane, presenti nell'area per coordinare l'ingresso dei camion della Striscia, in modo da "mettere in pericolo" i soldati. A quel punto le truppe hanno aperto il fuoco sula folla, ha detto la fonte, aggiungendo che si sta indagando.