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Conflitto Israelo-Palestinese

Hamas: “Non sappiamo quanti ostaggi siano ancora vivi a Gaza”

Il rappresentante di Hamas a Beirut, Osama Hamdan, alla CNN: “Vogliamo una posizione chiara da parte di Israele per accettare il cessate il fuoco, un ritiro completo da Gaza e lasciare che i palestinesi determinino da soli il loro futuro, la ricostruzione, la revoca dell’assedio… siamo pronti a parlare di un accordo equo sullo scambio di detenuti”.
A cura di Davide Falcioni
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"Nessuno ha idea" di quanti ostaggi israeliani siano ancora vivi. A dirlo, in un'intervista rilasciata alla Cnn, il rappresentante di Hamas a Beirut, Osama Hamdan, il quale spiega che qualsiasi accordo per il rilascio deve includere garanzie di una cessazione del fuoco permanente e del completo ritiro di Israele da Gaza. Nell'intervista, Hamdan sostiene che Hamas ha bisogno di "una posizione chiara da parte di Israele per accettare il cessate il fuoco, un ritiro completo da Gaza e lasciare che i palestinesi determinino da soli il loro futuro, la ricostruzione, la (revoca) dell'assedio… siamo pronti a parlare di un accordo equo sullo scambio di detenuti".

Hamas: "Israele vuole un cessate il fuoco di sole 6 settimane"

Ed è proprio sulla durata di un'eventuale tregua che da settimane si discute ai tavoli negoziali. Osama Hamdan sostiene che "gli israeliani vogliono il cessate il fuoco solo per sei settimane e poi vogliono tornare a combattere", di fatti continuando l'opera di distruzione della Striscia di Gaza. Per il dirigente di Hamas le responsabilità del mancato accordo sono degli americani, "che non sono ancora riusciti a convincere gli israeliani ad accettare un cessate il fuoco permanente" in cambio del rilascio degli ostaggi.

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Per accettare la proposta di tregua, Hamas ha bisogno di "una posizione chiara sul ritiro completo da Gaza e la fine dell'assedio" e garanzie che "i palestinesi determinino da soli il loro futuro e la ricostruzione" della Striscia, ha aggiunto Hamdan, secondo cui l'ultima proposta sul tavolo non soddisfa le richieste per la fine della guerra. I negoziati sulla proposta sostenuta dagli Stati Uniti si sono intensificati negli ultimi giorni, ma sembrano essersi arenati mercoledì dopo che Hamas ha presentato la sua risposta al documento, 12 giorni dopo averlo ricevuto per la prima volta. Per Hamas, ha detto Hamdan, la durata del cessate il fuoco è una questione chiave. Il timore è che Israele non abbia intenzione di portare a termine la seconda fase dell'accordo: la fine permanente della guerra e il completo ritiro israeliano da Gaza da attuare solo dopo ulteriori negoziati tra le parti. "La fine delle ostilità deve essere permanente", ha detto, "e Israele deve ritirarsi completamente da Gaza".

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