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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Hamas libererà nuovi ostaggi oggi, Israele conferma di aver ricevuto una lista di nomi

Nel terzo giorno di tregua, Israele si prepara a liberare nuovi ostaggi che lo scorso 7 ottobre erano stati rapiti e portati a Gaza. Le persone rilasciate ieri hanno raccontato di stare bene, di non essere state torturate dai miliziani, ma di aver sofferto la scarsità di cibo.
A cura di Annalisa Girardi
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Dopo la consegna, avvenuta ieri, di 13 ostaggi israeliani da parte di Hamas, l'ufficio del primo ministro a Tel Aviv ha ricevuto una nuova lista di prigionieri che potrebbero essere liberati oggi, nel terzo giorno di tregua. Tregua di quattro giorni in totale, che è stato possibile sancire grazie alla mediazione del Qatar: le autorità dell'emirato hanno già fatto sapere di sperare che questa pausa possa essere ulteriormente estesa in modo da rilasciare altri cittadini rapiti.

Intanto, i cittadini che sono stati rilasciati ieri hanno raccontato cosa è accaduto in queste settimane a Gaza. Hanno detto di non essere stati torturati o maltrattati dai miliziani di Hamas che li avevano rapiti lo scorso 7 ottobre dal kibbutz di Nir Oz per portarli nella Striscia. Tuttavia hanno anche riferito che ben presto il cibo ha iniziato a scarseggiare: man mano che passavano i giorni, ne arrivavano alcuni in cui "non c'erano più provviste, mangiavamo solo pane pita". A riportare questo racconto è l'emittente N12. La parente di un ostaggio ha riferito: "Non venivano venivano torturati, ma c'erano giorni in cui avevano a malapena cibo, negli ultimi giorni hanno mangiato solo pochissimo riso".

Gli ostaggi hanno anche raccontato che di tanto in tanto veniva loro permesso di ascoltare la radio israeliana. In questo modo una delle donne rapite avrebbe scoperto che suo figlio era stato assassinato. E, infine, hanno parlato anche del ritorno a casa: "Fino all'ultimo momento non eravamo sicuri, pensavamo che ci avrebbero linciato sulla strada per Israele", ha detto una donna, raccontando che contro il veicolo della Croce Rossa su viaggiavano sono state lanciate pietre mentre uscivano dalla Striscia.

Intanto dall'ospedale di Safra, presso lo Sheba Medical Center dove sono stati trasferiti gli ostaggi rilasciati, fanno sapere che le condizioni di 12 persone (su un totale di 13 liberate da Hamas) non necessitano di cure urgenti. "Gli orrori della prigionia sono evidenti su di loro, ma nessuno necessita di un intervento medico urgente e immediato", ha riportato il quotidiano Haaretz, citando alcune fonti mediche.

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