Hamas diffonde nuovo video di 3 ostaggi israeliani: “Il tempo sta scadendo, fateci tornare a casa”

Hamas ha diffuso un nuovo video-appello di 3 donne in ostaggio a Gaza da ormai 107 giorni. Le 3 chiedono al governo israeliano di riportarle a casa. “Oggi abbiamo più paura del nostro governo che di Hamas”.
A cura di Gabriella Mazzeo
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Il giorno della decisione della Corte di giustizia dell'Aja, Hamas ha diffuso un nuovo video che mostra 3 ragazze in ostaggio a Gaza. Le 3 donne, inquadrate da una telecamera fissa, hanno lanciato un appello alle autorità israeliane spiegando di essere prigioniere da ormai 107 giorni. Si esprimono con foga in ebraico e denunciano di essere state abbandonate da Israele il 7 ottobre, giorno dell'attacco di Hamas. In ultimo, le 3 donne in ostaggio  si rivolgono direttamente al premier Benyamin Netanyahu, chiedendogli di mettere fine alla guerra e riportarle sane e salve dalle loro famiglie. "Prima di diventare anche noi cadaveri", aggiungono le 3 donne in conclusione.

Il video diffuso online si intitola "il tempo sta scadendo" e mostra una clessidra che si sta svuotando. "Sono stata rapita dalla base nel Kibbutz Nahal Oz – spiega Karina, una 19enne soldatessa per Israele in ostaggio a Gaza dal 7 ottobre scorso -. Siamo costantemente sotto il fuoco, sotto attacchi e bombardamenti. Mi avete quasi ammazzata con i vostri attacchi. Come può accadere che io oggi abbia più paura del mio Stato di quanta ne abbia di Hamas?".

Insieme a lei sono tenute prigioniere Danielle, soldatessa 19enne e Doron, una 30enne residente nel Kibbuz Kfar Aza. Anche le altre due giovani sono apparse nel filmato e nei loro interventi, hanno accusato l'esercito di aver ucciso altre persone rapite e tenute in ostaggio da Hamas. In conclusione, le 3 hanno sollecitato le famiglie ad organizzare manifestazioni di protesta. "Prima ci avete esposte al pericolo – hanno ribadito riferendosi al governo Netanyahu – poi ci avete abbandonato, vogliamo tornare a casa".

In Israele il video non è stato mostrato perché i media non hanno voluto trasmettere l'appello, definendolo "terrorismo psicologico da parte di Hamas".

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