Halloween vietata a scuola in Mongolia: “Non fa parte della nostra tradizione culturale”
Si tratta di una tradizione che da tempo si è affermata in tutto il mondo e che ormai viene celebrata quasi ovunque ma, con l'accusa che si tratti di un'abitudine importata soprattutto per questioni commerciali e che spesso non rappresenta minimamente le tradizioni locali, c'è chi ha deciso di opporsi fermamente al suo dilagare. Stiamo parlando delle festa di Halloween contro la quale è sceso in capo addirittura il governo della Mongolia. Le autorità locali infatti hanno deciso di dire stop alla pratica in uso soprattutto tra i più giovani e di vietare per decreto ogni tipo di festeggiamento legato ad Halloween nelle scuole locali. Come racconta Reuters, in una direttiva inviata a tutte le scuole la settimana scorsa il ministero dell'istruzione ha ordinato a tutti gli istituti di interrompere le celebrazioni organizzate quest'anno.
Il motivo, spiega la direttiva, è che Halloween non è una festa ufficialmente riconosciuta e che i genitori si sono lamentati dei loro figli che cercavano di raccogliere denaro e chiedevano strani costumi per festeggiare. In realtà dietro la decisione ci potrebbe essere il crescente timore che la rapida trasformazione economica del paese senza sbocco sul mare stia erodendo le sue tradizioni buddiste. La Mongolia infatti ha subito una rapida trasformazione da quando il regime comunista sostenuto da Mosca è crollato nel 1990 e si è aperta agli investimenti stranieri. Questo però ha comportato anche l'ingresso di usi e costumi fino ad allora sconosciuti e che si sono affermati soprattutto tra i più giovani. "In generale si tratta solo di comportamenti adottati da bimbi e ragazzini ma alcuni sono entrati troppo nei ruoli o hanno abusato dei festeggiamenti di Halloween con un effetto sociale negativo. Per questo motivo, è stato deciso di vietare i party" ha spiegato una insegnante locale. Ovviamente le celebrazioni di Halloween continueranno nelle case e nei locali. "Non ho visto alcun impatto sulle nostre vendite finora", ha confermato un negoziante di articoli per feste.