Haiti, incendiato l’ospedale più grande del Paese: sospetti sulla gang del boss Barbecue

Le fiamme, divampate nel tardo pomeriggio di ieri, hanno ridotto in cenere parte della struttura e messo in ginocchio il sistema sanitario del Paese. Si sospetta che il rogo sia di natura dolosa e che ad appiccare l’incendio siano stati i membri di una gang guidata dal noto capo criminale Jimmy Chérizier, soprannominato “Barbecue”.
A cura di Davide Falcioni
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Un violento incendio ha devastato nelle ultime ore l’Ospedale Generale di Port-au-Prince, il più grande presidio sanitario pubblico di Haiti e l’unica struttura in grado di garantire assistenza medica a basso costo a migliaia di persone. Le fiamme, divampate nel tardo pomeriggio di ieri, hanno ridotto in cenere parte della struttura, alimentando sospetti di un attacco doloso. A lanciare l’allarme è stato il portale Metropole Haiti, che attraverso il proprio account ufficiale su X ha diffuso un video del rogo, accompagnato da un messaggio che accusa la coalizione di gang "Viv Ansanm", guidata dal noto capo criminale Jimmy Chérizier, soprannominato "Barbecue".

Un ospedale da mesi sotto assedio

Negli ultimi sei mesi, l’Ospedale Generale è stato ripetutamente di mira da gruppi armati, con attacchi che hanno causato tre morti e numerosi feriti. Proprio due mesi fa, un gruppo di criminali aveva aperto il fuoco in un cortile adiacente alla struttura, uccidendo due giornalisti e un agente di polizia e ferendo gravemente altri reporter. L’ultimo episodio, però, sembra segnare un’escalation senza precedenti.

Il dottor Prince Sonson Pierre, direttore generale dell’ospedale, ha confermato l’incendio all’Associated Press, definendolo "una tragedia in un Paese già allo stremo". "È molto triste che l’ospedale generale di Port-au-Prince sia in fiamme in un momento in cui i servizi medici scarseggiano", ha dichiarato Pierre, sottolineando l’impatto devastante dell’evento su una popolazione già stremata da anni di crisi economica, politica e sociale.

Chi è Barbecue, il presunto responsabile del rogo

Al centro delle accuse c’è Jimmy Chérizier, 46 anni, ex poliziotto e braccio armato dell’ex presidente Jovenel Moïse, assassinato nel 2021. Oggi, Chérizier è considerato uno degli uomini più potenti di Haiti, a capo di un’alleanza di gang criminali che controlla gran parte del territorio nazionale. Soprannominato Barbecue per la sua presunta crudeltà, Chérizier è diventato un simbolo del caos che attanaglia il Paese, dove le gang esercitano un potere sempre più incontrollato.

L’incendio all’Ospedale Generale rappresenta un colpo durissimo per la popolazione haitiana, già privata di servizi essenziali. La struttura, infatti, era l’ultimo baluardo per migliaia di persone che non potevano permettersi cure private. Con la sua parziale distruzione, si teme un ulteriore collasso del già fragile sistema sanitario nazionale.

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