“Ha ucciso 25 pazienti con overdose di antidolorifici”, medico americano rischia l’ergastolo
Un medico statunitense, dello Stato dell'Ohio, è stato accusato della morte di venticinque pazienti che avrebbe ucciso con una overdose di antidolorifici. Il medico, il quarantatreenne William Husel, ha lavorato presso l'ospedale Mount Carmel Health System di Columbus dal 2015 al 2018 e, a quanto emerso, in quel periodo avrebbe ordinato dosi di farmaci eccessive e potenzialmente letali di oppioidi per ventinove pazienti, inclusi cinque le cui condizioni potevano ancora migliorare. Sono stati i vertici dell’ospedale a scoprirlo e poi a licenziarlo dopo un breve periodo di sospensione. Ora Husel – che secondo il suo avvocato non intendeva uccidere i suoi pazienti – è in carcere e rischia l’ergastolo. Il procuratore della contea di Franklin, Ron O'Brien, ha spiegato che molti dei pazienti in terapia intensiva non erano vigili e “se qualcuno non prova dolore, non c'è alcuna ragione medica legittima” per amministrare dosi potenzialmente fatali di fentanil. Il procuratore ha anche spiegato che il personale medico interrogato è stato trattato come testimone e non prevede che nessun altro sarà accusato degli omicidi.
Dall'ospedale risarcimenti alle famiglie per centinaia di migliaia di dollari – Contro il medico e il sistema ospedaliero sono state presentate più di venti cause legali per omicidio colposo e le famiglie dei pazienti deceduti hanno detto che i loro cari sono morti per overdose, per negligenza o intenzionalmente a causa degli antidolorifici ordinati da William Husel. Qualcuno ha anche ipotizzato di essere stato ingannato sulla gravità delle condizioni dei propri cari. Per il momento l’ospedale si è scusato pubblicamente con le famiglie e ha già risarcito alcuni dei casi civili per centinaia di migliaia di dollari.