Ucraina, Guterres a Kiev da Zelensky: “Consiglio di sicurezza Onu ha fallito nell’impedire la guerra”
Il segretario generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, è volato in Ucraina dove ha incontrato il presidente Volodymyr Zelensky. E da Kiev ha ammesso: "Il Consiglio di sicurezza dell'Onu ha fallito nell'impedire e nel mettere fine alla guerra". Per poi precisare: "Il Consiglio di sicurezza non è l'Onu, io non ho il potere di riformare il Consiglio di sicurezza, non mi faccio illusioni sulla possibilità di farlo immediatamente, ma farò tutto quello è in mio potere per fare dell'Onu un'istituzione il più efficace possibile".
Mentre Guterres era a Kiev si sono udite due forti esplosioni, che hanno causato tre feriti, nel centro della capitale ucraina. "Un'altra barbarie", ha commentato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba, sottolineando come la Russia, uno dei membri del Consiglio di sicurezza, abbia lanciato dei raid su Kiev mentre era in visita il segretario generale dell'Onu. "La Russia ha colpito Kiev con missili da crociera proprio quando il segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e il primo ministro bulgaro Kiril Petkov visitavano la nostra capitale. Con questo atroce atto di barbarie la Russia dimostra ancora una volta il suo atteggiamento nei confronti dell'Ucraina, dell'Europa e del mondo", ha scritto su Twitter.
Con Zelensky, Guterres ha discusso anche della necessità di evacuare i civili da Mariupol e dall'acciaieria Azovstal, così come delle violazioni dei diritti umani, di cui è accusata Mosca. Il segretario Onu ha poi ribadito come l'aggressione della Russia sia una "violazione" territoriale e della Carta delle Nazioni Unite: "L'Onu è coerente nel difendere i valori dell'Onu e i valori della Carta Onu, e uno di questi è l'integrità territoriale dei Paesi, che deve essere rispettata. Ciò è fondamentale dal punto di vista del diritto internazionale e spero che, proprio come tutte le cose della vita, la legge prevalga", ha sottolineato.
Il presidente ucraino, da parte sua, gli ha chiesto maggiore assistenza umanitaria nel Paese e dei passi avanti, da parte delle Nazioni Unite, per impedire quella che ha definito "la deportazione di civili ucraini in Russia".