Guerra Ucraina-Russia, Usa inviano a Kiev 1,1 milioni di munizioni sequestrate all’Iran
Continua a combattere l'Ucraina invasa dai soldati russi, anche se per il momento l'offensiva di Mosca resta debole e il piano di Kiev per guadagnare altro terreno sembra andare a rilento nonostante il supporto dei membri Nato. Mosca ha accusato l'Ucraina di aver bombardato Rylsk, città russa al confine, con munizioni a grappolo, ferendo una donna. La notizia è stata lanciata sul canale Telegram russo dal governatore della regione di Kursk, Roman Starovoyt. L'attacco avrebbe inoltre provocato danni a case ed edifici in diverse zone della città.
La questione dei rifornimenti di munizioni per l'Ucraina sta lentamente coinvolgendo tutti gli alleati di Mosca. Gli Usa hanno inviato a Kiev 1,1 milioni di munizioni sequestrate all'Iran come "metodo alternativo" per non pesare sul bilancio nazionale, mentre in Europa lo scetticismo comincia a farsi strada tra gli alleati. Anche in Italia, l'ottavo pacchetto di armi e munizioni da inviare in Ucraina inizia a destare preoccupazioni nelle file governo, mentre Zelensky a Granada chiede "unità in Europa per fornire a Kiev uno scudo per l'inverno"
Usa inviano a Kiev 1,1 milioni di munizioni sequestrate all'Iran
Gli Stati Uniti hanno inviato circa 1,1 milioni di munizioni sequestrate all'Iran lo scorso anno all'Ucraino. A renderlo noto è stato il Comando centrale degli Usa (Centcom) che supervisiona le operazioni in Medio Oriente, riferendo che i proiettili sono stati confiscati da una nave diretta in Yemen a dicembre.
Gli altri alleati occidentali che più volte hanno rifornito il Paese di armi, hanno avvertito che le linee di produzione faticano a tenere il passo con il ritmo con cui Kiev utilizza le munizioni. Centcom ha affermato che i proiettili iraniani sono stati traferiti a Kiev lunedì e che le munizioni sono state sequestrate dalle forze navali statunitensi su una nave apolide denominata Marwan 1.
Il governo degli Usa ne ha acquisito la proprietà a luglio attraverso un processo noto come confisca civile. Il bene può essere sequestrato se si ritiene che il suo proprietario sia coinvolto in attività criminali. In questo caso, la denuncia statunitense è stata avanzata contro il Corpo delle Guardie Rivoluzionarie Islamiche dell'Iran.
Le munizioni sequestrate, stando a quanto riporta la BBC, erano di calibro 7,62 mm e vengono utilizzate nei fucili e nelle mitragliatrici dell'era sovietica.
Crosetto sulle armi a Kiev: "Pacchetto ci sarà se avremo possibilità"
Il governo italiano tornerà presto a discutere il decreto armi per l'Ucraina, l'ottavo dall'inizio del conflitto e il terzo per l'esecutivo Meloni. Il ministro della Difesa Guido Crosetto ha frenato sul rifornimento di armi a Kiev, sottolineando che il governo sta "ancora valutando le richieste". Intervistata da Sky Tg24, la presidente del Consiglio Meloni ha affermato che "il sostegno all'Ucraina ci sarà sempre" ma "compatibilmente con le richieste che arrivano e con la necessità di non sguarnire o compromettere la sicurezza dell'Italia"
L'Italia si è allineata all'Unione europea nel sostegno a Kiev dall'inizio dell'invasione, così come specificato dal ministro degli Esteri Antonio Tajani. "Nella lista – ha sottolineato – ci sono equipaggiamento, visori notturni e altro ancora che va definito con il ministro della Difesa". Crosetto ha poi replicato che l'eventualità di un ottavo pacchetto di aiuti dovrà essere valutata. "Ci sarà se sarà possibile soddisfare le richieste – ha affermato -. Le stiamo ancora valutando".
Zelensky al vertice della Comunità politica europea di Granada
Zelensky parteciperà oggi al vertice della Comunità politica europea a Granada per chiedere altri aiuti urgenti. La priorità del presidente ucraino è che "L'Europa resti unita" nell'offrire uno scudo difensivo a Kiev per l'inverno". "L'Ucraina, insieme ad altre nazioni, partecipa – ha scritto Zelensky su Telegram – alla nostra casa comune europea per il bene della sicurezza e della stabilità del continente. La chiave per noi, soprattutto prima dell'inverno, è rafforzare la difesa aerea ed esiste già una base per nuovi accordi con i partner.
I russi trasferiscono le navi al porto di Novorossijsk
Le forze russe, inoltre, continuano a trasferire navi della flotta del Mar Nero da Sebastopoli al porto di Novorossijsk. Secondo l'Istituto per lo studio della guerra ISW, i trasferimenti sono pensati per "salvaguardare le navi da ulteriori attacchi ucraini". Secondo le immagini satellitari del 1° e 3 ottobre – continua l'Isw – "l'esercito russo ha spostato almeno 10 navi, tra cui le fregate Admiral Makarov e Admiral Essen, da Sebastopoli a Novorossijsk".
I campi di rieducazione per i minori ucraini nei territori occupati
Secondo Kiev, i russi avrebbero aperto diversi campi di rieducazione per bambini ucraini nei territori occupati dalla Federazione Russa. Dmitro Lubinets, difensore civico ucraino, ha denunciato l'esistenza di non meno di 70 campi in cui vengono rieducati i bimbi ucraini deportati in Russia o all'interno dei territori dell'Ucraina occupata. "Sono obbligatori – hanno raccontato alcuni genitori all'agenzia di stampa Ukrinform -. I nostri figli non possono scegliere se partecipare o meno". In questi campi i bimbi ricevono una formazione "patriottica-militare". Secondo Lubinets, la Russia vuole "formare una nuova generazione di militari tra i bambini ucraini" pronta a "combattere contro l'Ucraina o altri Paesi".
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