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Guerra in Ucraina

Guerra Ucraina-Russia, nessun segno di pace, la Nato chiama a raccolta i membri: “Produrre più armi”

L’offensiva russa ha consumato in maniera esponenziale le munizioni ucraine. “I rifornimenti di armi devono raggiungere l’Ucraina prima che la Russia possa prendere l’iniziativa sul campo di battaglia” ha ammesso il segretario generale della Nato Stoltenberg.
A cura di Antonio Palma
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Nessun segno di pace dalla Guerra in Ucraina, mentre i russi i russi ammassano truppe, mezzi e aerei al confine con per sostenere l'offensiva di terra, la Nato chiama raccolta i Paesi membri per accelerare l'invio di armi e munizioni a Kiev per sostenerla nella difesa del Paese. Il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, oggi infatti ha esortato i membri dell'Alleanza transatlantica ad aumentare la produzione di munizioni per l'Ucraina, avvertendo che Vladimir Putin si sta preparando per nuove offensive e attacchi.

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“Noi non vediamo alcun segno che il presidente Putin si stia preparando per la pace. Quello che vediamo è il contrario, il presidente russo si sta preparando per altra guerra, per nuove offensive e nuovi attacchi", ha spiegato  Stoltenberg parlando prima dell'attesa riunione di due giorni dei ministri della difesa della Nato a Bruxelles. Per questo, "la questione urgente in questo momento è mantenere ciò che è sempre stato promesso" a Kiev, vale a dire armi e munizioni in gran numero, compresi  i famosi carri armati tedeschi e  americani.

"Hanno bisogno dell'addestramento, hanno bisogno dell'equipaggiamento, hanno bisogno delle munizioni ed è esattamente ciò che gli alleati stanno fornendo ora e sarà una questione fondamentale negli incontri di oggi qui alla Nato" ha aggiunto Stoltenberg. Secondo il segretario generale della Nato, l'invio di munizioni e mezzi militari è ora un argomento ancora più impellente degli aerei chiesti da Kiev.

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L'offensiva di terra vecchio stile, già scatenata dai russi, infatti ha consumato in maniera esponenziale le munizioni che ora si stanno esaurendo a un ritmo maggiore di quante se ne producano. Secondo l'Associated Press, l'Ucraina sta sparando fino a 6.000-7.000 proiettili di artiglieria al giorno, circa un terzo del numero utilizzato dalla Russia che però ha maggiori riserve e ormai una economia di guerra. "Putin sta inviando migliaia e migliaia di truppe in più, accettando un tasso molto alto di perdite. Ciò che la Russia manca in qualità, cerca di compensarlo in quantità”, ha continuato Stoltenberg.

Soldati nel Donbass
Soldati nel Donbass

Tutto questo senza contare i tempi di consegna lungo la linea del fronte che tra strade interrotte e linee ferroviarie distrutte, sono più che raddoppiati. “Siamo in una gara di logistica. Capacità chiave come munizioni, carburante e pezzi di ricambio devono raggiungere l'Ucraina prima che la Russia possa prendere l'iniziativa sul campo di battaglia" ha ammesso lo stesso Stoltenberg. Secondo la Nato, il tempo di attesa per le munizioni di grosso calibro è aumentato da 12 a 28 mesi. Per questo si stanno sollecitando i Paesi a stringere nuovi accordi con l’industria della difesa per aprire nuovi impianti e aumentare la produzione

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