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Guerra in Ucraina

Guerra Ucraina-Russia, Kuleba: “Non ci fidiamo di Putin ma possibile una mediazione da parte terza”

Gli ultimi aggiornamenti sulla guerra in Ucraina e le notizie del 10 agosto. Kuleba: “Non siamo più disposti a negoziare direttamente con Putin. I crimini commessi dall’inizio dell’aggressione del nostro Paese sono troppo gravi. Però una mediazione da parte di terzi è possibile”.
A cura di Davide Falcioni
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Il governo ucraino apre a una soluzione negoziale del conflitto. A confermarlo, in un'intervista rilasciata a Lorenzo Cremonesi del Corriere, il Ministro degli Esteri Dmytro Kuleba: "Non siamo più disposti a negoziare direttamente con Putin. I crimini commessi dall’inizio dell’aggressione del nostro Paese sono troppo gravi perché si possa sedere allo stesso tavolo. Assolutamente, non ci fidiamo di lui. Però una mediazione da parte di terzi è possibile", ha detto il capo della diplomazia ucraina, aggiungendo che è "fondamentale che la Cina fosse al summit di Gedda, un messaggio politico positivo: presente a un incontro multilaterale in cui si discuteva il piano di pace ucraino. Anche se adesso non ci attendiamo svolte drammatiche. E comprendiamo anche la relazione speciale che intercorre tra Mosca e Pechino. Ciò richiede una diplomazia molto delicata per garantire che la Cina resti dalla parte della pace e dell’integrità territoriale ucraina". In quell'occasione la Cina ha firmato la dichiarazione finale a sostegno dell' integrità territoriale ucraina.

Per quanto concerne invece la controffensiva, Kuleba ha ammesso che "progredisce lentamente, ma continuamente. I problemi maggiori sono costituiti dalle forti posizioni difensive erette dai russi nell'arco dell'ultimo anno. Non è facile per i nostri soldati avanzare. Ma alla fine ce la faremo. Penso alla battaglia di Montecassino, durante la Seconda Guerra Mondiale in Italia. All'inizio gli Alleati furono bloccati dalle formidabili posizioni tedesche, occorsero quattro mesi per batterle, poi però arrivarono a liberare Roma. Siamo in una situazione simile, ci sono le trincee estive e quelle invernali: sono certo che vinceremo".

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Sventati attacchi di droni ucraini a Mosca e in Crimea

In attesa e nella speranza di compiere progressi significativi sul terreno l'Ucraina continua ad attaccare la Russia con i suoi droni a Mosca e sulla penisola di Crimea. Nella notte, "sul territorio delle regioni di Kaluga e Mosca, come della città di Sebastopoli, sono stati sventati tentativi da parte del regime di Kiev di compiere attacchi terroristici con veicoli aerei senza equipaggio", ha riferito il ministero della Difesa russa, in un comunicato secondo cui non ci sono stati danni o vittime. "Due droni che volavano a Mosca sono stati distrutti dalla difesa aerea sopra il distretto di Maloyaroslavsky nella regione di Kaluga e sopra il distretto di Odintsovo nella regione di Mosca", precisa il comunicato. Altri due droni "presso città di Sebastopoli sono stati colpiti da sistemi di difesa aerea e altri nove sono stati soppressi con mezzi di guerra elettronica" e sono precipitati nel Mar Nero.

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