Guerra Ucraina-Russia, gruppo Wagner non combatte più ma Putin avverte: “Armi Usa obiettivo primario”
I mercenari del gruppo Wagner non starebbero più combattendo in maniera significativa nella guerra Ucraina-Russia dopo il fallito colpo di stato in Russia voluto dal suo leader Prigozhin, lo sostiene il Pentagono confermando anche l’invio di nuove armi statunitensi a Kiev, come le bombe a grappolo, per sostenere la controffensiva ucraina che ha come obiettivo la riconquista dei territori occupati da Mosca. Intanto però Putin riappare in pubblico e dopo aver affermato che il gruppo Wagner "non esiste legalmente", avverte che la distruzione delle le armi occidentali sono ora l’obiettivo primario dei russi.
Pentagono: Wagner non ha più ruolo significativo in Ucraina
Per le forze armate statunitensi, il gruppo Wagner, che ha svolto un ruolo cruciale in Ucraina, specialmente durante la sanguinosa battaglia per Bakhmut, ormai non ha più un ruolo significativo sul fronte ucraino dopo la fallita insurrezione. "Allo stato attuale, possiamo dire che le forze del gruppo Wagner non stanno prendendo parte in maniera significativa al combattimento", ha dichiarato infatti nelle scorse ore il portavoce del Pentagono, Pat Ryder, aggiungendo che la maggior parte dei mercenari è comunque rimasta all'interno dei territori ucraini occupati dalla Russia. Del resto lo stesso ministero della Difesa russo ha mostrato decine di veicoli armati che il gruppo di mercenari avrebbe consegnato alle truppe russe e raggruppati in un luogo sconosciuto.
Lo stesso Pentagono ha confermato inoltre che le munizioni a grappolo promesse dagli Stati Uniti a Kiev sono state già consegnate all'Ucraina. "Ci sono munizioni a grappolo in Ucraina in questo momento", ha detto il tenente generale Douglas Sims, direttore delle operazioni congiunte dello Stato Maggiore Usa, ribadendo che l'Ucraina ha promesso di non "utilizzare le munizioni a grappolo vicino alla popolazione civile, a differenza dei russi". "Gli ucraini intendono utilizzarle nell'ambiente tattico, contro i russi, non contro i civili" ha aggiunto il generale.
Putin: "L'invio di armi Usa prolungherà la guerra ma non il suo esito"
“L’invio di nuove armi occidentali all’Ucraina non cambierà il corso della guerra e i carri armati di fabbricazione straniera sono un obiettivo prioritario per le forze russe in Ucraina” ha replicato invece il presidente russo Vladimir Putin intervenendo ieri sera alla televisione di stato russa. Nel suo discorso, seguito a quello di Biden, Putin ha anche ribadito la sua posizione secondo cui l'adesione dell'Ucraina alla Nato minaccia la sicurezza della Russia, mentre la fornitura di armi occidentali avrà solo l’effetto di intensificare ulteriormente le tensioni globali e prolungare il conflitto in Ucraina.
Il Presidente russo poi ha minacciato di nuovo di voler sospendere l’accordo sul grano se non verranno soddisfatte le richieste di Mosca. Putin infatti ha dichiarato che la Russia si ritirerà dall’accordo che consente l'esportazione di grano ucraino attraverso il Mar Nero a meno che le sue richieste non vengano soddisfatte, riaffermando la dura posizione di Mosca in vista della scadenza dell'accordo di lunedì prossimo.
Per quanto riguarda la situazione interna e il gruppo Wagner, il Presidente russo invece ha spiegato che "legalmente non esiste". Rispondendo a un giornalista del quotidiano Kommersant che gli chiedeva se il gruppo rimarrà come unità di combattimento dell'esercito russo, Putin ha dichiarato: "Non abbiamo una legge per le organizzazioni militari private. Semplicemente non esiste". "C'è un gruppo, ma legalmente non esiste" ha spiegato il leader russo.
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