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Guerra in Ucraina

Guerra Ucraina-Russia, dagli USA nuovi aiuti a Kiev, ma si apre fronda tra i repubblicani: “Stop alle armi, trovare exit strategy”

Gli ultimi aggiornamenti sulla guerra in Ucraina e le notizie del 22 settembre: incontro Zelensky-Biden, dagli USA nuovo pacchetto di aiuti militari a Kiev da 325 milioni di dollari. Ma un gruppo di repubblicani scrive alla Casa Bianca: “Stop alle armi, cercare exit strategy alla guerra”.
A cura di Davide Falcioni
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Il Congresso degli Stati Uniti approverà un nuovo pacchetto di aiuti all'Ucraina proposto dall'amministrazione Biden. Lo ha assicurato il presidente americano. "Conto sul buon giudizio del Congresso: non c'è alternativa", ha detto il capo della Casa Bianca durante l'incontro con il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky. "Signor presidente – ha detto Biden rivolgendosi al presidente ucraino – il popolo americano, i democratici e i repubblicani, capiscono ciò per cui l'Ucraina sta combattendo, qualcosa che generazioni di americani si sono fatte avanti per proteggere e preservare: libertà e sovranità". Per questo gli Stati Uniti invieranno un nuovo pacchetto di aiuti per un ammontare complessivo di 325 milioni di dollari; saranno inclusi carri armati Abrams e bombe a grappolo. Prima del vertice bilaterale alla Casa Bianca Joe Biden ha dichiarato: "Insieme ai nostri alleati del G7, stiamo formalizzando il nostro impegno a sostegno della sicurezza ucraina nel lungo termine: vogliamo una pace giusta e duratura, che rispetti la sovranità e l'integrità territoriale del Paese".

Zelensky: "Abbiamo bisogno di nuove armi"

Dal canto suo Volodymyr Zelensky ha ringraziato il suo principale alleato: "Il nuovo pacchetto di armi per l'Ucraina è molto potente. Grazie mille al presidente, è esattamente ciò di cui i nostri soldati hanno bisogno adesso. Grazie per tutti questi 575 giorni (dall'invasione russa dell'Ucraina – ndr)", ha detto ancora il leader di Kiev definendo l'incontro "molto produttivo".

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Un gruppo di repubblicani: "Stop armi all'Ucraina"

Il rapporto tra Ucraina e Stati Uniti continua dunque ad essere solido, ma rispetto al passato si intravvedono le prime pericolose crepe. Un gruppo di 23 deputati e sei senatori repubblicani, infatti, ha inviato una lettera alla Casa Bianca chiedendo di interrompere l’invio di aiuti a Kiev, sollevando dubbi sull’utilizzo dei fondi stanziati per il Paese in guerra e sui progressi nella controffensiva. "Il popolo americano si merita di sapere dove sono andati i loro soldi. Come sta andando la controffensiva? Gli ucraini sono più vicini alla vittoria di quanto lo fossero 6 mesi fa? Qual è la nostra strategia e qual è l'exit plan del presidente? Che cosa l'amministrazione definisce come vittoria?". Secondo questa compagine di sostenitori di Trump, continuare ad accogliere le richieste di Kiev senza porsi queste domande sarebbe "un'assurda rinuncia alla responsabilità del Congresso e per questo noi ci opponiamo ad altre spese per la guerra".

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