Guerra Ucraina, morto a Mariupol campione di arti marziali: “Era nel battaglione Azov”

Un campione di arti marziali è rimasto ucciso in Ucraina. Si tratta di Yegor Birkun e faceva parte della squadra nazionale ucraina. A dar notizia della sua morte in guerra è stata la stessa Federazione ucraina di arti marziali sulla sua pagina Facebook, citata da Unian. "Il membro della squadra nazionale Ufmma dell'Ucraina Yegor Birkun è morto difendendo Mariupol. Coraggioso, forte, leale. Eterna memoria dell'eroe", è quanto ha fatto sapere l’organizzazione. Yegor Birkun, riportano i media locali, si era unito al reggimento Azov nella città assediata dai russi Mariupol, mentre avrebbe dovuto partecipare con la squadra nazionale ucraina ai Campionati del mondo Gma Mma. I programmi dell’atleta chiaramente erano cambiati a causa del conflitto in Ucraina e combattendo è rimasto ucciso. Molti i messaggi sui social in ricordo dello sportivo, definito da tanti un eroe per aver deciso di combattere per difendere il suo Paese invaso dalla Russia.
Il battaglione Azov, che nasce nel maggio del 2014 dalla fusione di due compagini paramilitari provenienti dalla galassia dell’estrema destra ucraina, è in prima linea nella difesa della città ucraina di Mariupol, stremata da settimane di assedio dei russi. La presenza del battaglione Azov tra le forze ucraine è stato uno dei pretesti utilizzati da Putin per “giustificare” l'invasione russa in Ucraina e la sua "denazificazione". Fondato da Andriy Biletsky, militante neonazista, il battaglione conterebbe oggi circa duemila militari. Il campione di arti marziali Yegor Birkun morto nelle scorse ore a Mariupol ne avrebbe fatto parte.