video suggerito
video suggerito
Guerra in Ucraina

Guerra Ucraina, la mappa dell’invasione russa e gli ultimi aggiornamenti

La mappa aggiornata della situazione in Ucraina al ventesimo giorno di guerra: Kiev resiste ma aumentano i bombardamenti, a Mariupol è in corso un nuovo tentativo di consegnare rifornimenti ai civili e a Kherson i russi fanno sapere di aver preso il controllo.
A cura di Ida Artiaco
43 CONDIVISIONI
Immagine
Attiva le notifiche per ricevere gli aggiornamenti su

Resta alta la tensione in Ucraina venti giorni dopo l'invasione della Russia, cominciata il 24 febbraio scorso. Mentre continuano i bombardamenti su molte città, in particolare a Lugansk, Chernihiv e Kharkiv, e le truppe di Putin affermano di aver preso il controllo di Melitopol e Kherson, esplosioni sono state segnalate anche nei pressi della Capitale Kiev, che però al momento resiste. In un post su Telegram, il presidente Zelensky ha assicurato che stanno infliggendo "perdite devastanti" al nemico. Ecco, allora, la situazione alla luce delle ultime notizie di oggi e come si sta sviluppando la guerra nel Paese dell'Est Europa.

L'assedio a Kiev e le bombe sugli edifici residenziali

Immagine

Notte difficile a Kiev, i cui abitanti sono stati svegliati poco prima dell'alba da una serie di esplosioni. In particolare, è stato colpito un edificio residenziale alto circa 15 piani che ha provocato la morte di due persone, mentre altre 27 sono state tratte in salvo, hanno fatto sapere i soccorritori. Le onde d'urto dell'esplosione hanno danneggiato anche l'ingresso di una stazione della metropolitana del centro che è stata utilizzata come rifugio antiaereo. Intanto, il sindaco della Capitale ha deciso di imporre a partire da questa sera un coprifuoco di 36 ore. Anche se la città resiste, l'offensiva russa cerca di avvicinarvisi il più possibile.

La situazione a Mariupol

Immagine

Tra le città in cui la situazione resta più difficile c'è Mariupol, nella regione del Donbass, che resta circondata dalle forze russe. Dopo i bombardamenti dei giorni scorsi, che hanno colpito tra gli altri anche un ospedale di maternità e pediatrico, questa mattina è in corso un nuovo tentativo di consegnare rifornimenti ai civili intrappolati nella città assediata senza cibo, acqua corrente o elettricità. Il vice primo ministro ucraino, Iryna Vereshchuk ha confermato che un convoglio con forniture umanitarie si dirigerà verso Mariupol oggi. "Sulla via del ritorno porterà con sé donne e bambini", ha aggiunto.

Quali città sono state conquistate finora dai russi

Immagine

Secondo l'aggiornamento di questa mattina del Ministero della Difesa inglese, le truppe russe avrebbero nominato un nuovo sindaco nella città di Melitopol, dopo il presunto rapimento del suo predecessore venerdì. Nel dossier si legge che "i rapporti dell'Intelligence suggeriscono che la Russia potrebbe cercare di organizzare un ‘referendum' a Kherson nel tentativo di legittimare l'area come una ‘repubblica separatista' simile a Donetsk, Luhansk e Crimea", ha aggiunto. Proprio nella regione del Lugansk, almeno 4 persone sono rimaste uccise durante i bombardamenti russi nella città di Rubezhnoye: le bombe hanno colpito e distrutto un collegio per non vedenti, un ospedale cittadino, tre scuole e altre strutture militari. Lo riferisce il Kyiv Indipendent citando Serhiy Haidai, capo dell'amministrazione militare regionale del Lugansk su Telegram. Come si vede, le forze russe hanno ottenuto una serie di successi in tutto il Sud del paese, avanzando a est e a ovest dalla Crimea.

Quando finirà la guerra secondo il governo ucraino

Intanto, qualcuno prova a ipotizzare la data di fine della guerra. Oleksiy Arestovich, consigliere del capo di stato maggiore del presidente ucraino Zelensky, in un video pubblicato da diversi media locali, e ripreso da Reuters, ha affermato che i tempi esatti della fine delle ostilità dipenderanno da quante risorse il Cremlino è disposto a impegnare per la campagna. "Penso che entro maggio dovremmo avere un accordo di pace, forse molto prima, vedremo, sto parlando delle ultime date possibili", ha precisato, aggiungendo che "ora siamo a un bivio: o ci sarà un accordo di pace raggiunto molto rapidamente, entro una o due settimane, con il ritiro delle truppe e tutto il resto, o ci sarà un tentativo di mettere insieme alcuni, diciamo, siriani per un secondo round e un accordo entro metà o fine aprile".

43 CONDIVISIONI
4506 contenuti su questa storia
autopromo immagine
Più che un giornale
Il media che racconta il tempo in cui viviamo con occhi moderni
api url views