Guerra Ucraina, la mappa dell’invasione militare: Mariupol sotto assedio, russi vicini a Kiev
Continua l'avanzata delle truppe russe in Ucraina dove aumenta il numero delle città sotto assedio: nel quattordicesimo giorno di guerra a pagare il prezzo più alto è stata Mariupol dove è stato colpito un ospedale e dove, secondo quanto denunciato dalle autorità locali, i morti sono già 1.300. Ripresi i bombardamenti anche a Kharkiv dove si stanno avvicinando le forze russe che, secondo fonti di intelligence statunitense, sarebbero dirette anche vero Mykolaiv. Movimenti sono stati registrati anche alle porte di o Kiev e Chernihiv, unica città quest'ultima dove si combatte anche via terra.
Bombe su ospedale a Mariupol: 1.300 morti nella città sotto assedio
La città più colpita nel quattordicesimo giorno di bombardamenti è stata Mariupol, città situata sulla costa meridionale dell'Ucraina, che sta combattendo con una grave crisi umanitaria e il numero più alto di vittime registrato finora. I cittadini sono senza luce né gas, e acqua e cibo scarseggiano mentre continua l'assedio delle forze russe che oggi hanno bombardato un ospedale pediatrico provocando il ferimento di diversi civili. Secondo le autorità locali il bilancio dei morti a Mariupol, che si trova costretta a est dai separatisti del Donbass e a ovest dalla Crimea, sarebbe salito a 1.300.
Si combatte a Chernihiv, Sumy e Irpin
Si combatte a Chernihiv, città a nord-est di Kiev, oggetto di intensi bombardamenti, e da dove le truppe di Mosca stanno tentando di accedere alla capitale. E qui è anche il luogo in cui hanno affrontato la forte opposizione ucraina che ha portato a scontri intensi tra le due parti. Bombardamenti anche a Sumy, dove sono stati presi di mira anche le zone residenziali: diversi i civili e i bambini morti. Dalla città sono stati aperti corridoi umanitari e sarebbero almeno 7mila i civili evacuati finora. I precedenti tentativi di evacuazione delle persone dalle città assediate erano falliti, con entrambe le parti che si accusavano a vicenda di aver infranto il cessate il fuoco. Situazione drammatica anche a Irpin, città a nord-ovest di Kiev, da giorni sotto assedio, dove la popolazione è rimasta senza cibo né acqua: una tattica secondo l'Istituto per lo studio della guerra (ISW) utilizzata dalle truppe russe per costringere i cittadini alla resa.
Kiev accerchiata: assalto imminente
Dunque nonostante non vi siano state finora importanti operazioni di terra nel cuore di Kiev negli ultimi giorni, sono andati avanti e intensamente i bombardamenti nelle diverse città circostanti. Le forze russe si stanno spingendo verso la capitale e secondo gli analisti i rinforzi e i rifornimenti che stanno giungendo in questi giorni alle porte della città indicherebbero un imminente assalto. Preoccupa di più la situazione a Chernobyl, a nord di Kiev dove questa mattina è giunta la notizia della disconnessione totale della centrale dalla corrente elettrica. L’Agenzia internazionale per l’energia atomica ha confermato la circostanza, sottolineando che sarebbero al momento scongiurate fughe radioattive.
Truppe russe alle porte di Kharkiv
Le forze ucraine hanno impedito alle forze russe di prendere il controllo di nuove città negli ultimi giorni. Ma i russi continuano a fare piccoli progressi su più fronti, come sta accadendo a Kharkiv, la seconda città dell’Ucraina. Secondo fonti di intelligence statunitense l’esercito di Mosca è a 20 chilometri dalla città dove anche oggi sono stati registrati diversi bombardamenti. Infine a Cherson sono state catturate 400 persone e diversi filmati mostrano i cittadini protestare verso gli occupanti, che hanno sparato colpi in aria nel tentativo di disperdere la folla. Oggi è stato anche il giorno in cui, dopo giorni di silenzi e smentite, la Russia ha ammesso di aver inviato militari di leva al fronte.