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Guerra in Ucraina

Guerra Ucraina, droni di Kiev su raffinerie e centrali russe, Zelensky: “Colpire in profondità”

Kiev ha lanciato oltre 150 droni contro diversi obiettivi russi. Grossi incendi e danni sono segnalati in una raffineria di petrolio nella regione di Mosca e alla centrale elettrica di Konakovo. Zelensky insiste sulla necessità di colpire obiettivi in profondità nel territorio russo: “Solo così possiamo evitare gli attacchi russi”.
A cura di Antonio Palma
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L’Ucraina ha lanciato una ondata di attacchi aerei con droni sul territorio russo colpendo nelle scorse ore centrali elettriche e di raffinazione di petrolio russe nella regione di Mosca e nella vicina regione del Tver. Foto e video dalla Russia mostrano in particolare grossi incendi e distruzioni in una raffineria di petrolio di Mosca e alla centrale elettrica di Konakovo, nella regione di Tver, uno dei maggiori produttori di energia nella Russia centrale.

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Secondo Kiev nella notte tra sabato e domenica sono stati lanciati oltre 150 droni ucraini contro diversi obiettivi russi. Prese di mira diverse infrastrutture energetiche tra cui anche la centrale elettrica di Kashirskaya. L'agenzia di stampa russa Tass ha affermato che all'incendio nella raffineria nel sud-est della capitale, di proprietà di Gazprom Neft, è stato assegnato il livello di gravità più elevato, che potrebbe richiedere unità di soccorso aggiuntive.

Droni colpiscono centrali elettriche di Mosca

Mosca infatti ha confermato il massiccio attacco con veicoli senza pilota nelle regioni di Belgorod, Ryazan, Bryansk, Tula, Lipetsk, Voronezh e nella regione della capitale. Le forze armate russe spiegano però che le forze di difesa russe hanno abbattuto gran parte dei droni ucraini. Il canale di notizie Baza ha affermato che sono state udite forti esplosioni vicino alla centrale elettrica di Konakovo ma il governatore del Tver ha assicurato che le forniture di elettricità e gas non sono state interrotte.

Zelensky: "Servono missili a lungo raggio"

L’Ucraina da tempo continua ad attaccare obiettivi in ​​profondità nel territorio russo, cercando di danneggiare le infrastrutture energetiche della Federazione Russa. Lo stesso presidente Volodymyr Zelensky ha insistito  sulla necessità di colpire obiettivi in profondità nel territorio nemico. “Possiamo evitare gli attacchi russi solo colpendo gli aeroporti militari russi, le loro basi e la logistica del terrore russo sul loro territorio" ha spiegato Zelensky, chiedendo di nuovo agli Usa il via libera all’uso di missili a lungo raggio per colpire l’interno del territorio russo. “Sarebbe un passo importante per costringere la Russia a cercare di porre fine alla guerra e una pace giusta" ha concluso Zelensky.

Intanto l’esercito russo continua ad avanzare in Donetsk. Le truppe di Mosca hanno occupato nuovi villaggi e insediamenti ucraini. Il ministero della Difesa russo ha affermato inoltre che le sue forze hanno respinto i nuovi attacchi ucraini nella regione di Kursk. Qui l'incursione dell'Ucraina ha portato a conquistare catturato decine di insediamenti e più di 1.200 chilometri quadrati di territorio russo.

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