Guerra Ucraina, drone russo su minibus a Kherson: 3 morti. Rappresentati UE a Kiev: “Siamo al vostro fianco”
Resta alta la tensione in Ucraina dove nelle scorse ore si sono registrate ancora vittime in seguito ad un attacco russo. Tre persone sono morte e sette sono rimaste ferite, infatti, dopo che un drone ha colpito un minibus a Kherson, nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Oleksandr Prokudin, come riporta Ukrinform.
"Una mattinata terribile per Kherson. Verso le 08:15 (le 7:15 in Italia, ndr), i militari russi hanno attaccato i trasporti pubblici nel distretto di Dniprovskyi con un drone. Sfortunatamente, ci sono vittime… l'attacco è costato la vita a tre civili", ha scritto Prokudin, aggiungendo che sette residenti sono stati ricoverati in ospedale. La notizia è stata poi confermata anche da Anton Gerashchenko, consigliere del Ministero degli Interni, su X: "Kherson continua a subire gli attacchi russi contro i civili", ha scritto.
Nel corso dell'ultima settimana le forze russe hanno attaccato l'Ucraina con "più di 500 bombe aeree guidate, quasi 660 droni d'attacco e circa 120 missili di vario tipo", ha reso noto sempre oggi su Telegram il presidente ucraino, Volodymyr Zelensky, aggiungendo che la notte scorsa "sono stati abbattuti oltre 30 droni d'attacco. Nessun Paese al mondo ha mai affrontato simili attacchi quotidiani per un periodo così lungo. Il nostro Stato è rimasto fermo, le nostre Forze Armate continuano a combattere l'aggressore, il nostro popolo lavora per un'Ucraina forte e i nostri partner ci sostengono" ha affermato Zelensky. "Insieme siamo la forza che costringerà la Russia a una pace giusta e ripristinerà la pace e la sicurezza in Europa. Ringrazio tutti coloro che lo capiscono e ci sostengono", ha concluso.
Intanto, oggi a Kiev sono arrivati il presidente del Consiglio europeo Antonio Costa, l'Alta rappresentante per la politica estera Kaja Kallas e la commissaria europea all'Allargamento Marta Kos. Incontreranno proprio Zelensky "per discutere dell'invasione della Russia e dei modi per aumentare il sostegno dell'Ue all'autodifesa dell'Ucraina. I tre leader incontreranno anche altri membri del governo ucraino, del parlamento ucraino e della società civile mentre si trovano nella capitale", come ha riferito un funzionario Ue.
"Sino ad oggi la discussione è stata intorno a quali Paesi sarebbero disposti a mandare dei soldati in Ucraina e quali no: io credo non si debba escludere nulla e mantenere una certa ambiguità strategica sul punto", ha detto Kallas in un'intervista rilasciata ad un gruppo di media internazionali, tra cui l'Ansa, al debutto del suo incarico. Kallas ha poi sottolineato che l'Europa potrebbe "avere un ruolo" se si arrivasse davvero ad un cessate il fuoco e fosse necessario inviare delle truppe per verificare che sia rispettato. "La scelta in merito ad ogni modo resta nelle mani dell'Ucraina", ha notato.