Guerra Russia-Ucraina, sotto attacco le infrastrutture elettriche ucraine: blackout anche a Kiev
Continuano i combattimenti tra Russia e Ucraina, con attacchi da entrambe le parti al suolo nemico. Kiev sta facendo fronte proprio in queste ore a un massiccio attacco russo contro le infrastrutture elettriche ucraine, mentre nella notte Mosca avrebbe respinto l'offensiva dei droni nemici a Krasnodar, nel sud della Russia. A riferire la situazione delle infrastrutture elettriche ucraine è il ministro dell'Energia del Paese, che ha spiegato che il settore è oggetto di un massiccio attacco russo su tutto il territorio.
German Galushchenkoha fatto sapere in un post su Facebook che l'operatore della rete elettrica nazionale ha "introdotto urgentemente interruzioni di corrente di emergenza" per evitare ulteriori danni. La fornitura di energia è stata interrotta in diverse regioni dell'Ucraina con blackout anche a Kiev. I bombardamenti, spiegano le autorità, sono diversi su tutto il territorio.
L'attacco ucraino con droni su Krasnodar, nel sud della Russia
Nella notte, invece, le unità di difesa aerea russa avrebbero respinto un massiccio attacco di droni ucraini a Krasnodar, nel sud della Russia. A riferirlo è il governatore Veniamin Kondratyev, citato dalla Tass. "Le nostre difese aeree hanno sventato un altro tentativo di attacco terroristico – ha spiegato su Telegram -. Due comuni sono stati presi di mira durante un massiccio attacco coi droni. Nella città di Slavyansk-on-Kuban, alcuni detriti sono caduti nei pressi di una casa. Le finestre dell'edificio sono state distrutte e purtroppo, la proprietaria dell'abitazione è rimasta ferita".
Possibili negoziati di pace sui confini del 23 febbraio 2022
Gli attacchi non si sono interrotti neppure davanti alla possibilità di un dialogo per la pace partendo dai confini del 23 febbraio 2022. "Un punto di partenza", spiega Kiev, che potrebbe essere al centro della discussione con l'insediamento del nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. La trattativa includerebbe quindi una Crimea con bandiera russa, esattamente come dal 2014.