Guerra Russia Ucraina, cos’è successo nella notte: bombe a Kiev, centrale Zaporizhzhia presa dai russi
Mentre si cerca di trovare un accordo tra le parti, con il presidente Zelensky che per la prima volta ha parlato di una possibile trattativa con Mosca su Donbass e Crimea, non si fermano i bombardamenti in Ucraina. Alcuni di questi hanno interrotto un'evacuazione di civili a Sumy, nel nord-est del Paese: un raid dell'esercito russo ha ucciso 21 persone, hanno confermato le autorità locali. Circa 5.000 persone sono comunque riuscite ad abbandonare la città nella giornata di ieri. Intanto dalle 10 di oggi (le 12 in Italia) è previsto un nuovo cessate-il-fuoco-temporaneo: ci sarà un altro tentativo di corridoi umanitari da Kiev, Chernihiv, Kharkiv, Mariupol e nella stessa Sumy.
I combattimenti della notte in Ucraina
Sul fronte militare la mappa dell'invasione è rimasta sostanzialmente invariata, anche se cresce l'allerta a Kiev, dove le sirene antiaeree sono tornate a suonare nella notte. Lo ha annunciato il municipio sul proprio profilo Telegram invitando i cittadini a raggiungere i rifugi. Secondo alcune analisti militari i russi potrebbero attaccare la capitale entro le prossime 24-96 ore. Per quanto riguarda le altre zone del Paese, dall'ultimo aggiornamento vengono segnalati combattimenti nel nord e nel nord-ovest con "azioni di combattimento" che si svolgono a Polisky e Volyn, lungo il confine con l'Ucraina. Colpi uditi anche negli insediamenti di Nizhyn, Ivanytsia, Trostyanets e anche nella città di Chernihiv. Ma sopratutto i servizi di emergenza ucraini hanno riferito di un bombardamento aereo sulla cittadina di Malyn, nella regione di Zhytomyr, a ovest di Kiev, dove cinque persone, tra cui due bambini di meno di un anno, sono morte dopo la distruzione di sette case. Altre forti esplosioni sono state udite a a Vinnytsia, città dell'Ucraina centrale, dopo che le sirene antiaereo avevano lanciato l'allarme.
La situazione nelle centrali nucleari
La centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande dell'Ucraina, sarebbe in mano ai russi. Ad annunciarlo è la Guardia Nazionale russa citata dall'agenzia Interfax. Secondo quanto riferito da Mosca, circa 240 persone a guardia della centrale avrebbero deposto le loro armi. Negli stessi istanti il ministro dell'Energia ucraino Herman Halushchenko ha detto che "Le forze di occupazione russe torturano il personale della centrale nucleare di Zaporizhzhia. Secondo le informazioni in nostro possesso, gli occupanti hanno costretto la dirigenza a registrare un messaggio per utilizzarlo a fini propagandistici". In mattinata l'Agenzia internazionale per l'energia atomica ha fatto sapere che i sistemi per il monitoraggio a distanza dei materiali nucleari presso la centrale di Chernobyl hanno smesso di trasmettere dati alla stessa Aiea. Il direttore Rafael Grossi "ha indicato che la trasmissione a distanza dei dati dai sistemi di monitoraggio dei controlli di sicurezza installati presso la centrale nucleare di Chernobyl è stata interrotta", si legge in un comunicato.
Il caso jet e i missili inviati in Polonia dagli USA
Gli Stati Uniti stanno inviando due batterie di missili Patriot in Polonia come "dispiegamento difensivo" per contrastare qualsiasi potenziale minaccia agli alleati degli Stati Uniti e della NATO, ha annunciato un portavoce del Comando europeo degli Stati Uniti. Ieri la stessa Polonia ha annunciato un accordo con gli Usa per il trasferimento di tutti i Mig-29 "immediatamente e senza costi" ad una base americana in Germania, una mossa che potrebbe preludere alla consegna dei jet all'Ucraina tanto auspicata da Zelensky. Da Washington però è arrivato un rifiuto perché la proposta "non è attuabile" ha spiegato il Pentagono.