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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Guerra israelo-palestinese, assalto dei coloni al villaggio di Wadi Rahal: “Spari sulla folla, è terrorismo”

I coloni dell’insediamento di Efrat, vicino Betlemme, hanno assaltato il villaggio di di Wadi Rahal, vicino Betlemme, prima tirando pietre e poi sparando sulla folla, causando un morto e tre feriti: “Quello che è successo è un nuovo crimine che si aggiunge alla violenza e al terrorismo dei coloni contro i palestinesi in Cisgiordania”.
A cura di Antonio Musella
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Il funerale nel villaggi di Wadi Rahal (Betlemme)
Il funerale nel villaggi di Wadi Rahal (Betlemme)
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Il 16 agosto avevano attaccato il villaggio palestinese di Jit, incendiandolo e causando un morto. Ora i coloni israeliani hanno attaccato un altro villaggio, quello di Wadi Rahal, vicino Betlemme, sparando sulla folla e causando un morto e tre feriti. Dall'assalto con liquidi incendiari all'assalto armato con fucili e pistole, gli abitanti delle colonie in Cisgiordania stanno alzando il tiro nell'aggressione alla popolazione civile palestinese. Ma mentre per l'assalto al villaggio di Jit arrivò la condanna degli esponenti del governo Netanyahu, la risposta dopo l'assalto armato al villaggio di Wadi Rahal è stata l'operazione dell'esercito israeliano nelle città a nord della Cisgiordania nei territori palestinesi.

Colpite Nablus, Jenin e Tulkarem, in quella che l'IDF definisce "un'operazione contro il terrorismo" che potrebbe durare giorni nel nord dei territori palestinesi. Difficile non pensare ai due fatti, l'assalto dei coloni israeliani e l'attacco dell'esercito alle città palestinesi, come eventi del tutto scollegati.

"Prima hanno lanciato pietre e poi hanno sparato"

Negli ultimi mesi gli assalti dei coloni ai villaggi palestinesi in Cisgiordania si sono moltiplicati, in alcuni casi incendiando i villaggi stessi o provando a farlo, in altri casi aggredendo con bastoni la popolazione civile. Per ricostruire cosa è avvenuto nel villaggio vicino Betlemme, Fanpage.it ha sentito Sami Hureini, leader del movimento non violento Youth of Sumud.

"I coloni sono arrivati nel villaggio poco prima delle 23, provenienti da Efrat, hanno iniziato a tirare le pietre contro una casa e a danneggiare la macchina della famiglia, che era parcheggiata all'esterno. Gli abitanti della casa sono riusciti a fuggire da una porta sul retro, ma il gruppo di coloni ha continuato a marciare sul villaggio provando ad entrare nelle case che si trovano davanti. A quel punto un gruppo di ragazzi del villaggio ha iniziato a tirargli delle pietre per fermarli, ma è stato lì che hanno aperto il fuoco, sparando a caso tra la folla".

Uno scenario che si è ripetuto più volte negli ultimi mesi, culminato spesso con aggressioni fisiche o con l'incendio di case e campi coltivati. Questa volta i coloni hanno sparato sulla folla uccidendo Khalil Zayadah, 41 anni, abitante di Wadi Rahal, mentre altre 3 persone sono state ferite, tra cui un ragazzo. Immediati i soccorsi della Mezza Luna rossa, ma come racconta il leader di Youth of Sumud, l'esercito israeliano avrebbe ostacolato i soccorsi: "L'esercito ha bloccato le strade del villaggio e l'ambulanza è riuscita a raggiungere l'uomo colpito, che era ancora vivo, solo dopo 20 minuti, ma ormai non c'era più nulla da fare. La mattina dopo erano visibili i bossoli di proiettili in tutto il villaggio – spiega Hureini – sono state colpite anche le cisterne dell'acqua ed una torretta della corrente elettrica".

"Quelli dei coloni sono atti di terrorismo"

La mattina successiva all'assalto si è tenuto il corteo funebre di Kahlil Zayadah, che ha attraversato il villaggio e che ha visto la partecipazione delle comunità dei villaggi vicini. Un momento di rabbia e scoramento non solo per la popolazione di Wadi Rahal ma anche per le comunità nei dintorni di Betlemme. L'impunità con di cui godono i coloni da parte delle autorità israeliani è sorprendente, d'altronde stiamo parlando di quello che è lo zoccolo duro dell'elettorato dei ministri Smotrich e Ben Gvir, l'asse portante del governo di Benjamin Netanyahu.

Nel luglio scorso la Corte internazionale di giustizia dell'Aja ha dichiarato illegali le colonie israeliane in Cisgiordania, in violazione del diritto internazionale, ma in tutta risposta il governo Netanyahu ha autorizzato 6000 nuovi insediamenti intorno ai villaggi ed alle città palestinesi. "Quello che è successo a Wadi Rahal è un nuovo crimine che si aggiunge alla violenza e al terrorismo dei coloni contro i palestinesi in Cisgiordania – spiega Hureini a Fanpage.it completamente protetti dal governo israeliano ed in coordinamento con l’esercito israeliano, per permettere ai coloni di portare avanti il genocidio e continuare a uccidere i palestinesi per scacciarli e rimuoverli dalle loro case e dalle loro terre". Tra le regioni più colpite dagli attacchi dei coloni negli ultimi mesi ci sono quelle del Masafer Yatta, a sud di Hebron, con gli assalti sanguinosi ai villaggi di Khallet Athaba e Sheab Botom e la Valle del Giordano, a ovest di Jericho.

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