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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Guerra Israele-Libano, Hezbollah lancia missili contro base Idf vicino Haifa

Gli ultimi aggiornamenti sulla guerra: Hezbollah ha annunciato di aver lanciato missili contro una base militare israeliana vicino ad Haifa. In un comunicato ha precisato di aver bombardato con “una salva di missili una base situata a sud di Haifa, colpendo una fabbrica di materiali esplosivi”.
A cura di Susanna Picone
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Hezbollah afferma di aver lanciato un attacco missilistico contro una base dell'esercito israeliano (Idf) vicino ad Haifa, nel nord del Paese. In un comunicato il movimento filo-iraniano ha reso noto di aver bombardato con "una salva di missili una base situata a sud di Haifa, colpendo una fabbrica di materiali esplosivi”. I missili sono stato lanciati alle 6 di questa mattina, ora locale. In Israele non sono però suonate le sirene di allarme antiaereo, secondo quanto afferma il Times of Israel. E non si placa intanto la polemica gli attacchi ad Unifil, andati avanti anche ieri. Le basi nel sud del Libano sono state nuovamente prese di mira da Israele, con due caschi blu cingalesi rimasti feriti.

Ministero Salute Libano: 60 morti nelle ultime 24 ore

Il ministero della Salute del Libano ha dichiarato che 60 persone sono state uccise e 168 ferite negli ultimi attacchi israeliani. Sarebbe questo il bilancio delle ultime 24 ore, secondo Associated Press. Il bilancio complessivo del conflitto tra Israele e Hezbollah sale così a 2.229 morti e 10.380 feriti.

Tajani: “I nostri militari non sono terroristi di Hezbollah”

"La richiesta di spostarsi dal Libano è stata respinta: non è una scelta italiana stare là, ma delle Nazioni Unite. I nostri soldati non sono terroristi di Hezbollah, è inaccettabile che siano stati attaccati dall'esercito israeliano”, a tornare sulla polemica dopo gli ultimi attacchi a Unifil, in un'intervista a La Stampa, è il ministro degli Esteri Antonio Tajani. "La situazione è peggiorata, ma i nostri militari non corrono rischi gravi e rimarranno là. Ci sono stati episodi inaccettabili che non devono più ripetersi – dice il ministro -. Mandiamo un messaggio forte a tutti: i nostri militari non si toccano. Israele non ha aperto il fuoco solo una volta e abbiamo protestato ripetutamente, con forza, con i ministeri di Esteri e Difesa". La missione Unifil, sottolinea ancora Tajani, "è una scelta delle Nazioni Unite: l'Onu non è uno Stato, non si può dire ‘Togliti da lì'. Per questo sono necessarie decisioni adottate al Palazzo di Vetro”.

Il governo iraniano "nervoso"

Il governo iraniano è "estremamente nervoso" e si impegna in "urgenti sforzi diplomatici" con i Paesi del Medio Oriente per valutare se è possibile ridurre la portata della risposta di Israele al suo attacco di inizio ottobre o – in caso contrario – aiutare a proteggere Teheran. È quanto hanno dichiarato fonti iraniane alla Cnn.

Il nervosismo deriva dall'incertezza sulla possibilità che gli Usa riescano a convincere Israele a non colpire i suoi siti nucleari e impianti petroliferi, oltre al fatto che Hezbollah è stata notevolmente indebolita dalle operazioni israeliane delle ultime settimane.

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