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Conflitto Israele-Palestina e in Medio Oriente

Guerra Israele-Hamas, raid su edifici civili a Khan Yunis: 26 morti. Bombe nel sud del Libano

Gli ultimi aggiornamenti di oggi, sabato 18 novembre, sulla guerra tra Hamas e Israele: raid su Khan Yunis, nel centro della Striscia di Gaza, provoca la morte di 26 persone, tra cui bambini. Ordinata l’evacuazione dell’ospedale Al-Shifa “entro poche ore”. Proseguono le trattative per il rilascio degli ostaggi.
A cura di Ida Artiaco
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Resta alta la tensione a Gaza, dove si intensificano i combattimenti tra Hamas e Israele. Il direttore dell'ospedale Nasser di Khan Yunis, nel centro della Striscia, ha annunciato che 26 persone sono state uccise in un raid aereo contro tre edifici residenziali della città, che si trova nel distretto di Hamad. Tra le vittime ci sarebbero anche bambini, mentre 23 sono i feriti gravi, secondo quanto riportato dall'AFP.

Intensi bombardamenti israeliani nel sud del Libano

L'aviazione e l'artiglieria israeliane hanno bombardato ripetutamente nelle ultime ore zone abitate da civili nel sud del Libano a ridosso della linea del fronte tra Hezbollah e Israele. Lo riferisce l'agenzia governativa libanese Nna, secondo cui le località colpite dal fuoco nemico vanno dalla zona costiera mediterranea fino alla piana di Hula nell'entroterra: Naqura, Ramie, Ayta Shaab, Aytarun, Rmeish, Qawzah, Jabal Blat, Yarin, Debel e Hula.

Dal canto suo Hezbollah ha annunciato di aver risposto agli attacchi aerei e di artiglieria israeliani prendendo di mira postazioni dell'esercito israeliano a ridosso della linea di demarcazione tra i due paesi.

Ordinata l'evacuazione dell'ospedale Al-Shifa, ma Israele smentisce

Ma nelle scorse ore una intensa attività delle forze armate israeliane è segnalata vicino ad altri tre ospedali di Gaza. Nell'area dell'ospedale di Al-Shifa, il più grande di Gaza City, reparti dell'esercito proseguono ed estendono le ispezioni all'interno e sotto le strutture.

I soldati di Tel Aviv, che per il quarto giorno consecutivo tengono in assedio la struttura, questa mattina ne hanno ordinato l'evacuazione tramite altoparlante "entro un'ora", ha riferito un giornalista dell'AFP sul posto. Attualmente, secondo le Nazioni Unite, nella struttura sanitaria si trovano 2.300 pazienti, di cui 450 che non riescono a uscire dall'ospedale, oltre a operatori sanitari e sfollati.

Poco dopo, però, le forze israeliane hanno affermato di non aver chiesto lo sgombero nell'arco di un'ora dell'ospedale al-Shifa di Gaza City, come riportato in precedenza dalle tv locali. "Stamani le Idf hanno accolto la richiesta del direttore sanitario dell'ospedale al-Shifa di consentire ad altri abitanti di Gaza che si trovavano nell'ospedale e che volevano andar via di farlo attraverso un percorso sicuro – afferma una nota rilanciata dal Times of Israel -. Le Idf non hanno mai ordinato l'uscita di pazienti o staff medico".

Sotto assedio ospedale Indonesiano e bombe a Nord della Striscia

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In parallelo, riferiscono fonti locali, l'esercito ha stretto d'assedio l'ospedale al-Ahli (Ma'amadani) e ha bombardato un'area vicina all'ospedale ‘Indonesiano', nel nord della Striscia. E bombardamenti pesanti si sono verificati nelle ultime ore, secondo le fonti, nel nord della Striscia (a Beit Hanun e Jabalya) e a Nusseirat, nella zona centrale. In questa località si è avuta notizia di decine di vittime.

Scontri in Cisgiordania: 5 palestinesi uccisi a Nablus

Scontri si sono verificati anche in Cisgiordania. Cinque palestinesi sono stati uccisi, e altri 7 feriti, in un'operazione dell'esercito israeliano nel campo profughi di Balata, vicino Nablus. Il numero dei morti è stato dato dall'agenzia Wafa secondo cui "un drone israeliano ha preso di mira con un missile il quartier generale di Fatah" nel campo.

Secondo l'esercito è stato colpito "un nascondiglio usato dai terroristi coinvolti nella preparazione di un imminente attacco terroristico a civili e soldati israeliani". Secondo la stessa fonte, tra gli uccisi " c'è Muhammad Zahed, un prominente terrorista di Nablus".

Proseguono le trattative per gli ostaggi

Intanto, continuano anche le trattative per il rilascio degli ostaggi israeliani nelle mani di Hamas, unica condizione, secondo il premier Netanyahu per una possibile pausa. Brett McGurk, l'inviato per il Medio Oriente del presidente americano Joe Biden, ha detto che se Hamas rilasciasse gli ostaggi, questo porterebbe a una pausa "significativa" nei combattimenti e a un aumento nella quantità degli aiuti umanitari consegnati alla Striscia di Gaza.

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"Quando gli ostaggi saranno rilasciati, vedrete un cambiamento significativo", ha detto parlando a una conferenza sulla sicurezza nella capitale del Bahrain, Manama. Nel discorso di apertura della conferenza, ieri sera, il principe ereditario del Bahrein ha detto che il rilascio degli ostaggi è una "precondizione" per fermare le ostilità e "spezzare il ciclo di violenza" a Gaza.

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