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Guerra Israele-Hamas, il direttore dell’ospedale Al-Shifa: “Pronti all’evacuazione immediata”

L’ospedale più grande di Gaza, Al-Shifa, è sotto assedio: 5 pazienti sono morti e tra questi vi sono 2 neonati nati prematuri. Altri 39 bambini rischiano la vita. Israele: “Nella Striscia non governerà mai più l’Anp, manterremo il comando della sicurezza fino a data da destinarsi dopo il conflitto”
A cura di Gabriella Mazzeo
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Il direttore dell'ospedale Al-Shifa di Gaza, Mohammad Abu Salmiya ha dichiarato che il personale medico e i pazienti sono pronti per un'immediata evacuazione se Israele lo consentirà. Lo ha dichiarato in una trasmissione di Radio Ashams a Nazareth, poi ripreso dai media israeliani.

Ha aggiunto che l'intervento delle organizzazioni internazionali è necessario per garantire un'evacuazione sicura verso un centro medico nella parte meridionale della Striscia. Ha menzionato oltre 700 pazienti, incluse persone in dialisi e feriti, con tre morti e altri quattro decessi negli ultimi due giorni a causa della mancanza di ossigeno e di dialisi.

Tel Aviv smentisce l'assalto: "Combattimenti con Hamas nei pressi della struttura"

Nell'assedio di Gaza City l'ospedale di Al-Shifa è stato infatti oggetto dei crescenti raid israeliani. Nella notte, un neonato è stato ucciso e sono almeno 39 i bambini che rischiano la vita perché nel nosocomio mancano elettricità e ossigeno per i malati. Tel Aviv smentisce l'assalto all'ospedale, affermando di essere "impegnata in un combattimento con Hamas nei pressi della struttura". Secondo le autorità israeliane, Hamas avrebbe trasformato gli ospedali "in fortini dei terroristi" usandoli come nascondigli per le armi e per i miliziani.

L'ospedale più grande di Gaza ha  dovuto cessare la sua attività e non è più in grado di fornire assistenza medica, ha detto il portavoce del ministero della Sanità di Gaza citato dalla testata israeliana Haaretz. Secondo quanto reso noto nelle ultime ore, 5 pazienti, fra i quali 2 neonati prematuri, sono morti a causa delle continue interruzioni della corrente elettrica per alimentare i macchinari dell'ospedale Al-Shifa.

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Oltre al personale sanitario, ai pazienti e a centinaia di sfollati, nella struttura ci sono oltre 100 cadaveri di pazienti deceduti nei giorni scorsi che non possono essere gestiti né sepolti, ha segnalato il ministero. L'associazione Medici senza Frontiere ha fatto sapere con un tweet di aggiornamento su X di non riuscire a contattare i colleghi all'interno dell'ospedale e che le ostilità non sono cessate.

Israele contro l'Anp: "Non governeranno più a Gaza"

L'esercito Israeliano ha dichiarato di essere "pronto a far uscire dagli ospedali i bambini malati" nonostante i bombardamenti sulla struttura di Al-Shifa, sempre più in difficoltà. "Non stiamo attaccando l'ospedale, combattiamo con i terroristi" ha concluso l'Idf. Nel frattempo, a Riad si è svolto un vertice dei Paesi islamici per confrontarsi sulla situazione della Striscia di Gaza e sulle dichiarazioni di Netanyahu, che ha fatto sapere di voler impedire all'Anp di governare a Gaza quando il conflitto sarà finito.

"L'unica soluzione è cancellare i sionisti – ha detto il presidente iraniano Raisi, che ha incontrato per la prima volta dopo la riconciliazione il principe ereditario saudita bin Salman -. Baciamo le mani di Hamas per la sua resistenza". Il capo di Hezbollah, Nzrallah, ha sottolineato che "Israele non ha limiti morali" nel commettere crimini di guerra.

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Gli Stati Uniti chiedono chiarimenti a Netanyahu

Gli Stati Uniti, invece, hanno chiesto chiarimenti a Netanyahu sulle dichiarazioni fatte sul futuro di Gaza. Secondo il presidente americano Joe Biden, infatti, l'unica soluzione per garantire la pace è quella di mantenere due Stati e due popoli distinti. Il primo ministro israeliano però sembra convinto di dover fare in modo che Israele si occupi "della sicurezza di Gaza per un periodo indefinito" dopo la fine del conflitto armato.

"Non ci sono pressioni internazionali che ci faranno cambiare idea sulla necessità di proteggere noi stessi – ha continuato Netanyahu in conferenza stampa -. Quando Hamas sarà sradicata, Israele manterrà il controllo di sicurezza nella Striscia".

Bombe su una sede Onu

Il Programma delle Nazioni Unite per lo sviluppo (Undp) ha annunciato "un numero significativo di morti e feriti" in un bombardamento della sua sede a Gaza City occupata da centinaia di sfollati palestinesi. "La tragedia in corso dei civili morti e feriti intrappolati in questo conflitto deve finire – ha dichiarato l'Undp -. I civili, le infrastrutture civili e l'inviolabilità dei locali delle Nazioni Unite devono essere rispettati e protetti in ogni momento".

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