Guerra in Ucraina, Zelensky chiede un esercito europeo: “Gli USA potrebbero non intervenire più”
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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha rilanciato l'idea di un "esercito d'Europa" per fronteggiare la minaccia russa, sottolineando il rischio che gli Stati Uniti possano ridimensionare il proprio impegno nella difesa del vecchio continente. L'appello è arrivato durante la Conferenza sulla Sicurezza di Monaco, in un momento di grave incertezza sulle relazioni transatlantiche: dopo aver attivamente sostenuto Kiev per quasi tre anni, infatti, gli USA della nuova amministrazione di Donald Trump stanno spingendo per l'avvio di un negoziato di pace.
Il monito di Zelensky: "L’Europa deve prepararsi"
Nel suo intervento a Monaco, Zelensky ha messo in guardia i leader europei, sottolineando che "l’epoca delle certezze è finita" e che l’Europa deve dotarsi di una propria forza militare. "Ieri, qui a Monaco, il vicepresidente degli Stati Uniti ha chiarito che decenni di vecchie relazioni tra Europa e America stanno finendo. D'ora in poi le cose saranno diverse e l'Europa deve adeguarsi a questa nuova realtà", ha detto.
L’idea di un esercito comune europeo non è nuova e in passato è stata sostenuta anche dal presidente francese Emmanuel Macron, ma le parole di Zelensky assumono un peso particolare alla luce dei recenti sviluppi. "Molti leader hanno parlato della necessità di un esercito europeo. Ora è il momento di agire", ha aggiunto.
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Trump e Putin trattano, Zelensky avverte: "Nessun accordo senza l'Ucraina"
A preoccupare Kiev è anche la recente telefonata tra Donald Trump e Vladimir Putin, nel corso della quale i due leader avrebbero discusso di possibili colloqui di pace sull’Ucraina, senza coinvolgere né Kiev né gli alleati europei. "Non accetteremo mai accordi fatti alle nostre spalle senza il nostro coinvolgimento", ha ribadito Zelensky.
Il presidente americano ha annunciato l’intenzione di incontrare Putin in Arabia Saudita, e spiegato che lui e il leader russo potrebbero vedersi anche nelle rispettive capitali; ipotesi che ovviamente è stata contestata da Zelensky: "Il prossimo passo sarà cercare di far stare il presidente americano sulla Piazza Rossa il 9 maggio, non come un leader rispettato, ma come una comparsa nel suo spettacolo", ha avvertito l'ucraino, riferendosi al capo del Cremlino.
NATO e Ucraina: scenari incerti
Nel frattempo, le prospettive di adesione dell’Ucraina alla NATO restano incerte. Il segretario alla Difesa statunitense Pete Hegseth ha dichiarato che un ritorno ai confini pre-2014 è "irrealistico" e che l’invasione russa rappresenta un "reset totale" per l'Alleanza Atlantica, che dovrà rafforzarsi per affrontare le nuove sfide geopolitiche. Zelensky, tuttavia, non intende rinunciare all’adesione dell’Ucraina alla NATO. "Non toglierò questa opzione dal tavolo", ha affermato.
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Scholz e Tusk: "Nessuna pace imposta"
Anche in Europa cresce la preoccupazione per un possibile accordo tra Washington e Mosca che ignori gli interessi ucraini. Il cancelliere tedesco Olaf Scholz ha dichiarato che la Germania "non sosterrà mai una pace imposta", mentre il primo ministro polacco Donald Tusk ha avvertito: "Se l'Europa non propone un piano per l’Ucraina, saranno altri attori globali a decidere il nostro futuro".
Macron convoca un vertice europeo a Parigi
Proprio alla luce della situazione che si va delineando il presidente francese, Emmanuel Macron, ha convocato a Parigi un vertice europeo a livello di capi di Stato e di governo sul tema del sostegno all'Ucraina. Nel riferirlo alla stampa, a margine dei lavori del summit, il ministro degli Esteri polacco, Radosaw Sikorski, aveva affermato che il vertice era previsto per domani. "A me risulta che sia lunedì", ha detto successivamente il ministro degli Esteri, Antonio Tajani, interpellato dai cronisti.