Guerra in Ucraina, Russia lancia offensiva di terra nella zona di Kharkiv. Zelensky: “L’abbiamo respinta”
La guerra in Ucraina va avanti e nella notte le forze russe hanno provato a sfondare il confine con gruppi di sabotaggio mentre si intensificavano i bombardamenti sulla città di Vovchansk, nella regione orientale di Kharkiv. Ad ogni modo, le forze di difesa ucraine "hanno fermato l'offensiva russa" e "mantenuto le loro posizioni", ha dichiarato Volodymyr Zelensky a Ukrinform, ripresa da Rbc-Ukraine.
"Tra le 7 e le 8 del mattino c'è stato un feroce combattimento di artiglieria. A quel punto l'offensiva russa è stata fermata", ha detto. Secondo il presidente, le forze armate ucraine erano pronte per questa azione da parte dei russi. "L'Ucraina li ha affrontati – ha aggiunto il numero uno ucraino-. I nostri militari, il nostro comando lo sapevano e hanno calcolato le loro forze per affrontare il nemico con il fuoco. Ora c'è una battaglia brutale nella zona".
Il Ministero della difesa di Kiev ha affermato che nonostante i tentativi sono stati respinti, i combattimenti sono ancora in corso. La regione, il cui capoluogo è Charkiv, la seconda città del paese, rimane un obiettivo importante per il Cremlino.
Kiev: potrebbero essere mobilitati fino a 20mila detenuti
Intanto il ministero della Giustizia ucraino Denis Malyuska ritiene possibile la mobilitazione dal sistema penitenziario di circa 10/20mila detenuti, anche perché gli istituti penitenziari in Ucraina "sono sovraffollati". Malyuska ha parlato in un'intervista alla Bbc, ripresa dai media ucraini.
Secondo il ministro, il sovraffollamento riguarda soprattutto i centri di custodia cautelare dove non ci sono più posti da tempo, praticamente ovunque, anche nelle grandi città. "Questo è un grosso problema – ha detto -. Ultimo ma non meno importante, mi sto battendo molto per la mobilitazione dei prigionieri e dei detenuti al fine, tra le altre cose, di non violare le norme sul numero di persone in una determinata area".
Tajani: "Nessun soldato in Ucraina, non siamo in guerra con Mosca"
Sul conflitto in Ucraina, è intervento anche il Ministro degli Esteri italiani: "Le minacce del Cremlino fanno parte di una strategia ma ritengo che Putin non andrà oltre all'attacco in Ucraina. Non credo che la Russia voglia attaccare un Paese della Nato", ha detto Antonio Tajani, in un intervento al Family Business Forum a Lecco. "L'attacco vero che esiste è quello cibernetico – ha aggiunto – lo abbiamo respinto e siamo ben attrezzati".
"In nessuna riunione della Nato o dell'Unione Europea si è parlato di inviare truppe a combattere in Ucraina. L'Italia non manda e non manderà soldati a combattere lì perché non siamo in guerra con la Russia. Siamo soltanto impegnati da moti punti di vista per tutelare il diritto internazionale", ha aggiunto il titolare della Farnesina, convinto che Putin "non andrà oltre".