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Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina, Russia attacca Leopoli con missili e droni, colpiti palazzi civili: morti e feriti

Gli ultimi aggiornamenti sulla guerra in Ucraina e le notizie di giovedì 6 luglio. Missili russi su palazzi a Leopoli hanno causato almeno 4 morti e 9 feriti ma si scava tra le macerie. Zelensky promette vendetta: “Risponderemo in modo tangibile”
A cura di Antonio Palma
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Notte di esplosioni, paura e sangue a Leopoli, nell’ovest dell’Ucraina, dove un attacco russo con missili e droni ha colpito diversi edifici tra cui alcuni palazzi residenziali facendo morti e feriti. Secondo un primo bilancio delle autorità di Kiev, si registrano almeno 4 morti ma il numero delle vittime è destinato ad aumentare nelle prossime ore visto che i soccorritori stanno continuando a cercare tra le macerie di un condominio alla ricerca di sopravvissuti e vittime, come ha confermano il sindaco della città Andriy Sadovyi.

Missili russi su Leopoili, Zelensky: “Risponderemo in modo tangibile”

Secondo quanto comunicato dal Ministero dell'Interno ucraino in una nota, l’attacco missilistico russo su Leopoli ha causato anche nove feriti, tra cui alcuni in gravi condizioni, distruggendo gli ultimi due piani di due sezioni di un edificio residenziale. “Un missile russo ha colpito direttamente un edificio residenziale che ha causato anche un incendio che è stato poi spento” ha dichiarato invece il governatore Maksym Kozytski. L’allarme durante la notte quando la città di Leopoli è stata interessata da una serie di esplosioni che hanno fatto scattare l'allarme aereo e il fuggi fuggi generale verso i rifugi. Diverse esplosioni sono state udite anche nella città ucraina di Lvov e nella regione di Ternopol mentre un uomo è stato ucciso e altre 5 persone sono rimaste ferite in un attacco russo sulla comunità di Bilozerka, nella regione di Kherson.

L'attacco a Leopoli ha impressionato il presidente ucraino Volodymyr Zelensky che ha promesso una "risposta tangibile". “Queste sono le conseguenze dell'attacco notturno dei terroristi russi", ha scritto Zelensky su Telegram, mostrando le immagini di un edificio distrutto. "Purtroppo ci sono feriti e morti… Ci sarà sicuramente una risposta al nemico. Una risposta tangibile” ha aggiunto il Presidente ucraino.

Mediterranea: “Terrore tra la popolazione, danneggiato anche il Politecnico”

“Abbiamo capito subito che non era un allarme precauzionale, perché tutti sono scesi immediatamente nei rifugi, e dopo pochissimo abbiamo sentito la prima esplosione" racconta Fabio Temporini di Mediterranea Saving Humans, in questo momento a Leopoli dove la ong opera da oltre un anno. "Negli occhi delle persone che incontriamo e che visitiamo, raccogliamo l'inquietudine e il terrore, Leopoli ha subito bombardamenti in passato, ma mai su edifici civili come questa notte. Le persone si sentono sotto attacco" ha aggiunto. "Il bombardamento nei pressi del Politecnico dove sono ospitati 300 sfollati interni che assistiamo nell’ambito del progetto MedCare for Ukraine e a poche centinaia di metri in linea d'aria dalla nostra sede logistica. La struttura universitaria ha riportato danni, moltissime finestre dei dormitori sono andate in frantumi, generando il panico tra gli studenti e i profughi di guerra ospitati nelle strutture universitarie" spiegano dalla ong.

La controffensiva ucraina rallentata dalle difese russe, l’ammissione di Kiev

Intanto prosegue la controffensiva ucraina che però fa fatica a ottenere risultati concreti perché fortemente rallentata dalle difese russe. L’ammissione di Kiev arriva direttamente per bocca del Presidente Zelensky che però attribuisce la responsabilità alla mancanza di ulteriori forniture di armi da parte dell’Occidente. In un'intervista esclusiva alla Cnn, Zelensky ha spiegato che i russi stanno resistendo bene grazie a un sistema di difesa che hanno avuto tutto il tempo di preparare con cura nei mesi scorsi.

Il Presidente ucraino infatti ha spiegato che avrebbe voluto iniziare "molto prima" l’annunciata offensiva, cosa però impossibile senza la consegna delle armi occidentali. Una offensiva comunque limitata visto che per Zelensky addirittura in alcune aree del Paese il suo esercito non può "neanche pensare di iniziare" un attacco perché non ha "le armi adatte".

"Volevo che la nostra controffensiva iniziasse molto prima, perché tutti sanno che se la controffensiva inizia più tardi, una parte più grande del territorio sarà minata. Così abbiamo dato al nostro nemico il tempo e la possibilità di posizionare più mine e preparare le loro linee difensive" ha sottolineato Zelensky che comunque ha espresso gratitudine agli Stati Uniti e agli altri leader europei "per il sostegno".

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