Ucraina, Putin: “Armi occidentali a Kiev passo pericoloso. In Italia no russofobia da cavernicoli”
La consegna di armi occidentali all'Ucraina è un "passo molto pericoloso". È questo uno dei passaggi dell'attesa conferenza stampa che il presidente russo Vladimir Putin ha tenuto oggi con le principali agenzia di stampa internazionali, a margine del 27mo Forum Economico Internazionale di San Pietroburgo (Spief).
Il numero uno di Mosca ha parlato del conflitto contro Kiev, ma anche di elezioni presidenziali americane e scontro con l'Occidente. Per quanto riguarda il primo punto, il leader del Cremlino ha dichiarato che l'Ucraina "perde 50.000 soldati ogni mese" mentre le perdite russe sono "di diverse volte inferiori", aggiungendo che "attualmente i prigionieri russi in mani ucraine sono 1.348, mentre gli ucraini prigionieri sono 6.465".
Sulle armi occidentali a Kiev ha precisato: "Consegnare armi in una zona di guerra è sempre un male. Ancor di più se chi consegna le controlla anche. Gli Usa non combattono per l'Ucraina ma per la propria leadership nel mondo, e per questo non vogliono che la Russia prevalga", sottolineando che "tutti credono che la Russia abbia iniziato la guerra in Ucraina. Ma nessuno, voglio sottolinearlo, nessuno in Occidente, in Europa, vuole ricordare come è iniziata questa tragedia ovvero con un colpo di Stato incostituzionale in Ucraina: questo è stato l'inizio della guerra. La Russia è responsabile di questo colpo di stato? No".
Putin si è poi lasciato andare a dei commenti sulle elezioni Usa in programma il prossimo novembre. Per la Russia – ha detto – non importa chi vincerà le elezioni e Mosca non ha mai avuto "una relazione speciale con Donald Trump". Ma nei suoi confronti c'è una "persecuzione giudiziaria". Ad ogni modo, per Mosca "non farà alcuna differenza" chi vincerà alla Casa Bianca. E sulle elezioni europee del prossimo weekend ha respinto le accuse alla Russia di diffondere disinformazione. "L'unica cosa che fanno i nostri media è raccontare il punto di vista della Russia. La domanda non è se qualcuno persegue una politica malvagia nei confronti dell'Ue, la domanda è a quale stato le autorità europee hanno ridotto la loro sfera sociale. Non bisogna cercare il colpevole fuori, è necessario condurre un'analisi di loro stessi".
Sui rapporti con la Cina, ha precisato che "la Russia continuerà le esercitazioni militari congiunte con Pechino. La nostra interazione sulla scena internazionale è un fattore deterrente e un elemento di stabilità", ha spiegato sottolineando che "oltre all'economia e alla garanzia della nostra reciproca sicurezza, come sapete, conduciamo esercitazioni congiunte e lo faremo in futuro, comprese le esercitazioni militari".
Infine, un riferimento anche all'Italia: "Vediamo che la posizione dell'Italia (verso la Russia) è più contenuta rispetto ad altri Paesi europei e notiamo questo in modo adeguato. In Italia – ha aggiunto Putin – non si diffonde una russofobia da cavernicoli e lo teniamo in considerazione. Noi speriamo che quando la situazione riguardo all'Ucraina comincerà a stabilizzarsi, riusciremo a ristabilire relazioni con l'Italia forse anche più velocemente che con qualche altro Paese".