Zelensky incontra Sunak a Londra: “All’Ucraina centinaia di missili e droni per difesa aerea”
Volodymyr Zelensky è ripartito da Parigi alla volta della Gran Bretagna per una nuova visita istituzionale. L'Eliseo ha promesso a Kiev più aiuti militari con l'invio di altri carri armati leggeri. L'accordo è emerso al termine dell'incontro con il leader francese Emmanuel Macron.
I due leader hanno chiacchierato per circa tre ore e l'incontro è stato tenuto segreto fino a poco prima dell'arrivo del presidente ucraino a Parigi con un jet del governo francese proveniente dalla Germania. Zelensky è reduce da una serie di visite a Paesi europei quali Germania, Francia e Italia, dove ha incontrato la premier Giorgia Meloni e il presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
In una nota la Francia ha ribadito il sostegno all'indipendenza, sovranità e integrità territoriale dell'Ucraina definendolo "incrollabile", promettendo poi aiuti politici, economici, umanitari e militari con carri armati leggeri, addestramento ai soldati e veicoli blindati.
"Per far fronte all'aggressione russa, Parigi continuerà a fornire il suo supporto finché sarà necessario. Nelle prossime settimane addestreremo ed equipaggeremo diversi battaglioni di Kiev – ha fatto sapere su Twitter il leader francese Macron -. Per aiutare a proteggere la popolazione, ci stiamo concentrando sulle capacità di difesa aerea ucraine. Per aiutare Kiev a perseguire i crimini di guerra, abbiamo inviato sul campo due laboratori mobili di Dna. Continueremo ad essere d'aiuto e la nostra assistenza continuerà a crescere perché non deve esserci impunità".
La mediazione per la pace
Il presidente francese ha sottolineato di essere pronto, insieme all'Europa, ad aiutare l'Ucraina a perseguire la leadership politica coinvolta nei crimini di guerra. "Stiamo lavorando a un tribunale ad hoc – ha ribadito -. E il nuovo Centro internazionale per il perseguimento del crimine di aggressione contro l'Ucraina deve essere avviato al più presto".
Macron è poi tornato sui necessari tentativi per una mediazione di pace. "Dobbiamo mobilitare la comunità internazionale e garantire la più ampia partecipazione possibile a un vertice mondiale per la pace nei prossimi mesi. La Francia resta fortemente impegnata per l'indipendenza, sovranità e integrità territoriale di Kiev nei confini internazionalmente riconosciuti".
L'adesione alla Nato
Nonostante i viaggi all'estero di Zelensky e il sostegno militare e politico ottenuto dagli alleati occidentali, l'Ucraina non riceverà alcun invito formale per l'adesione alla Nato al prossimo vertice dell'11 e 12 luglio. Lo fa sapere il Washington Post, che citando alcune fonti all'interno dell'alleanza ha sottolineato che fra i Paesi membri vi è un accordo comune sul non invitare formalmente Kiev all'adesione.
Per il momento, le trattative sui prossimi passi della Nato sono ancora aperte: i paesi dell'Europa orientale premono per l'entrata concreta nell'Alleanza, mentre gli Stati Uniti e alcuni paesi dell'Europa Occidentale premono per decisioni più moderate e contenute. Le trattative si sono intensificate nelle ultime settimane in vista del vertice.
Altri attacchi in Ucraina
La guerra nel frattempo prosegue, con attacchi al fronte sempre più intensi e frequenti. Almeno 46 scontri, secondo Kiev, con combattimenti particolarmente cruenti a Bakhmut e Maryinka, centro delle ostilità. "Nelle direzioni Volyn e Poliske, la situazione operativa non è cambiata in modo significativo" ha fatto sapere nel report mattutino lo Stato maggiore delle forze armate ucraine. Nuove vittime anche nella regione di Donetsk, dove 7 residenti sono rimasti feriti nella giornata di ieri.
A dirlo è Pavlo Kyrylenko, capo dell'amministrazione militare regionale di Donetsk, che lo scrive in in un post su Telegram citato da Ukrinform. "Il 14 maggio, i russi hanno ferito sette residenti della regione di Donetsk: tre a Kostiantynivka, tre a Kurakhove e uno a Druzhkivka. Attualmente è impossibile stabilire il numero esatto delle vittime a Mariupol e Volnovakha".
L'incontro con Downing Street
Il primo ministro inglese Rishi Sunak confermerà a Volodymyr Zelensky l'ulteriore fornitura da parte del Regno Unito di centinaia di missili di difesa aerea e ulteriori sistemi aerei senza pilota, tra cui centinaia di nuovi droni d'attacco a lungo raggio con una portata di oltre 200 km. La notizia è stata riportata in un comunicato di Downing Street che conferma l'incontro a Londra tra Sunak e il presidente ucraino. "Questi saranno tutti consegnati nei prossimi mesi mentre l'Ucraina si prepara a intensificare la sua resistenza all'invasione russa in corso".