Guerra in Ucraina, ondata di bombardamenti russi nell’ovest nella notte di Ferragosto: morti e feriti
Ondata di bombardamenti russi nell'ovest dell'Ucraina nella notte di Ferragosto. Nelle scorse ore la Russia infatti ha lanciato un attacco aereo su larga scala contro la regione occidentale Leopoli e la regione nord-occidentale di Volyn, al confine con la Polonia, facendo morti e feriti, oltre a ingenti danni in Ucraina. Per ore durante la notte le sirene di allarme aereo sono risuonate in tutta la zona, alternandosi a esplosioni in varie città in quello che i media locali hanno già ribattezzato il più grande attacco a Leopoli dall'inizio della guerra Ucraina-Russia. Intanto Mosca fa i primi conti con la crisi economica alzando i tassi di interesse al 12% dopo il crollo del rublo.
Kiev: Il più grande attacco a Leopoli dall’inizio della guerra
Almeno 3 persone sono state uccise negli attacchi russi nell'ovest dell'Ucraina oggi. Le vittime tutte nella regione di Volyn, nell'Ucraina nordoccidentale. Lo ha riferito il governatore della regione. "Fino ad ora, tre persone sono morte. Molti altri feriti sono in ospedale", ha detto Yuriy Poguliaiko, spiegando che i bombardamenti russi hanno preso di mira Lutsk, capoluogo del Volyn. Secondo le informazioni, non ci sono state vittime invece nell'attacco aereo della Russia nella regione di Leopoli ma anche qui più di 100 edifici residenziali sono stati danneggiati ed è stato colpito anche il parco giochi di un asilo. L'aviazione ucraina ha affermato che le sue forze hanno distrutto 16 degli almeno 28 missili aerei e marittimi lanciati dalla Russia. Fino a luglio, la regione di Leopoli, la più lontana dalla linea del fronte e che confina con la Polonia, era stata risparmiata dalla maggior parte degli attacchi aerei della Russia ma a luglio sette persone sono morte quando un missile si è schiantato contro un edificio residenziale.
Banca centrale russa alza i tassi al 12% dopo il crollo del rublo
Intanto la Russia fa i conti con i primi effetti economici della guerra contro l'Ucraina e delle sanzioni internazionali. Dopo una riunione di emergenza per il crollo del rublo, la Banca centrale russa ha alzato il suo tasso di riferimento al 12% dall'8,5%. "La decisione mira a limitare i rischi per la stabilità dei prezzi" perché "La costante crescita della domanda interna, che supera la capacità di espandere la produzione, amplifica la pressione inflazionistica sottostante e ha un impatto sulla dinamica del tasso di cambio del rublo attraverso l'elevata domanda di importazioni" spiegano in un comunicato. Una manovra che per ora ha funzionato. La valuta russa, che ieri è scesa al livello più basso in quasi 17 mesi, infatti è stata rafforzata dalla mossa della banca centrale. Ora ci vogliono 97 rubli per comprare un dollaro, mentre ieri il tasso di cambio era di 102 rubli per dollaro.
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