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Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina, nuovi raid russi a Odessa, la Bielorussia ha ricevuto armi nucleari tattiche da Mosca

Continua il conflitto tra Russia e Ucraina: per la seconda notte consecutiva Odessa è stata presa di mira da attacchi russi. Il presidente bielorusso: “Ricevute bombe tre volte più potenti di quelle sganciate su Hiroshima e Nagasaki”.
A cura di Davide Falcioni
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Per la seconda notte consecutiva Odessa è stata presa di mira da attacchi russi: il comando militare del sud dell'Ucraina ha reso noto che nelle prime ore di oggi la Russia ha sferrato un massiccio attacco con droni e missili, consigliando alla popolazione di recarsi nei bunker. Successivamente i funzionari di Kiev hanno spiegato che almeno venti velivoli senza pilota sono stati abbattuti dalla contraerea, mentre nel massiccio attacco di ieri sono stati intercettati anche missili da crociera russi Kalibr. Alcuni razzi sono comunque andati a segno distruggendo infrastrutture civili tra le quali un centro commerciale, un istituto scolastico, un complesso residenziale, ristoranti e negozi. Tre persone sono state uccise e altre 13 ferite.

 La Bielorussia ha ricevuta armi nucleari tattiche dalla Russia

Nel frattempo ieri Alexander Lukashenko, alleato di Vladimir Putin, ha fatto sapere che la Bielorussia ha iniziato a ricevere armi nucleari tattiche dalla Russia, sottolineando che alcune di esse sono tre volte più potenti delle bombe atomiche sganciate dagli Stati Uniti su Hiroshima e Nagasaki nel 1945. "Abbiamo missili e bombe che abbiamo ricevuto dalla Russia", ha dichiarato Lukashenko. "Le bombe sono tre volte più potenti di quelle (sganciate su) Hiroshima e Nagasaki", ha aggiunto Lukashenko parlando su una strada in una radura della foresta con veicoli militari parcheggiati nelle vicinanze e una sorta di deposito militare visibile sullo sfondo, secondo un video pubblicato da Belta. Due giorni fa il leader bielorusso aveva detto che Minsk non avrebbe "alcun dubbio" nell'usare armi nucleari se dovesse essere aggredita, sottolineando che è stato lui ad insistere con il presidente russo Vladimir Putin affinché schierasse armi nucleari tattiche in Bielorussia.

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Crollo Kakhovka Dam: pesci tossici nella baia di Odessa

Intanto tra i drammatici effetti collaterali della distruzione della diga di Kakhovskaya nella regione di Kherson c'è anche l'accumulo di sostanze velenose nella catena dell'ecosistema, per cui i pesci nella baia di Odessa sono diventati tossici. È quanto ha spiegato il direttore del Centro nazionale ucraino per l'ecologia marina, Viktor Kormorin, citato dall'agenzia ucraina Unian. Metalli pesanti, liquami, prodotti petroliferi sono stati trasportati dall'onda di piena nel Mar Nero e si accumulano sul fondo. Komorin ha chiarito che "il problema è che le sostanze tossiche si accumulano lungo l'intera catena dell'ecosistema, dai piccoli organismi ai pesci". Per cui, se quel pesce viene mangiato "c'è il rischio di un avvelenamento tossico". E questo può ripetersi in varie ondate di piena, a seconda delle condizioni meteorologiche.

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