Guerra in Ucraina, Mosca accusa Kiev: “Militari russi avvelenati con agenti chimici a Zaporizhzhia”
"Kiev ha usato agenti chimici contro le truppe russe nella regione di Zaporizhzhia".
È questa l'ultima accusa lanciata da Mosca alle autorità ucraine.
Il ministero della Difesa russo, citato da Interfax e Tass, parla nello specifico di segni di "forte avvelenamento" riscontrati in soldati che sono stati ricoverati in ospedale.
L'agente utilizzato, aggiunge il Cremlino, sarebbe "la tossina del botulino di tipo B", secondo quanto riferiscono le agenzie russe.
Il riferimento è ad un episodio in particolare, risalente allo scorso 31 luglio, quando "militari russi in azione nell’area di Vasilyevka, vicino a Zaporizhzhia, sono stati ricoverati con segni di avvelenamento".
Secondo il governo russo, "alla luce di questi risultati", si sta riesaminando la causa del malore che ha colpito anche Vladimir Saldo, capo del governo provvisorio filorusso nella regione di Kherson, che era stato ricoverato per quelle che finora erano considerate conseguenze del Covid.
Ma la Russia ipotizza siano causate da un veleno. Saldo si trova al momento ancora in terapia intensiva, a Mosca.
Kiev, dal canto suo, ha non solo sempre negato di aver utilizzato armi chimiche, ma ha anche accusato Mosca di aver usato armamenti vietati dalle convenzioni internazionali.
Intanto, gli occhi restano puntati anche sulla Crimea. La Bbc nelle scorse ore ha dato notizia di nuovi attacchi di droni contro obiettivi russi nella Penisola e in altre parti occupate.
"Il fumo si alza sopra il quartier generale della flotta del Mar Nero della Federazione Russa a Sebastopoli", ha riferito questa mattina l'emittente pubblica ucraina Suspilne, citando i media locali e pubblicando video dalla scena.
Proprio al comando della flotta russa sul Mar Nero è stato nominato il vice ammiraglio Viktor Sokolov. Lo ha annunciato lui stesso – come riporta la Tass – durante un incontro con gli ufficiali. Nelle scorse settimane ci sono stati continui attacchi alle basi militari russe in tutta la Crimea occupata, con perdite significative di materiale e attrezzature.