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Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina, l’inviato di Trump Witkoff oggi incontrerà Putin. Il Cremlino: “Non ci sarà svolta”

Steve Witkoff, inviato del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, è atterrato poche ore fa a Mosca, dove incontrerà il leader russo Vladimir Putin. I due discuteranno del conflitto in Ucraina.
A cura di Davide Falcioni
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Steve Witkoff, inviato del presidente degli Stati Uniti Donald Trump, dopo uno scalo a San Pietroburgo è atterrato poche ore fa a Mosca, dove incontrerà il leader russo Vladimir Putin. La conferma arriva dal Cremlino, mentre le agenzie russe Ria e Interfax aggiungono che i due parleranno dell'Ucraina e "potrebbero discutere dell'incontro tra Putin e Trump".

Il Cremlino ha definito l'incontro in programma in Russia tra Putin e l'inviato di Trump un'occasione "per trasmettere a Witkoff, di fatto, gli elementi principali della posizione della Russia, le principali preoccupazioni della Russia, che saranno poi rese note al presidente Trump". E ha precisato che si parlerà di Ucraina. Tuttavia secondo il portavoce russo Dmitri Peskov "non c'è motivo di aspettarsi alcuna svolta" dall'incontro odierno. "È in corso un processo di normalizzazione delle relazioni e di ricerca delle basi per intraprendere la traiettoria di un accordo sulla questione ucraina". Soprattutto, la visita a Mosca dell'inviato speciale USA, Steve Witkoff, potrebbe essere propedeutica a un futuro incontro diretto tra Vladimir Putin e Donald Trump, anche se al riguardo Peskov non ha fornito alcuna certezza, soprattutto sulle possibili tempistiche.

Falliti i tentativi di Trump di arrivare a un cessate il fuoco

I colloqui tra Witkoff e Putin si svolgono in un momento in cui la spinta di Trump per un cessate il fuoco in Ucraina si è significativamente ridotta. Sia Mosca che Kiev, infatti, hanno respinto la tregua di 30 giorni concordata a marzo e continuano a violare il cessate il fuoco parziale sulle infrastrutture energetiche. Trump, che in un primo momento aveva evitato di criticare direttamente Putin, ha poi adottato un linguaggio più aggressivo, affermando di essere "molto arrabbiato" per i continui attacchi di Mosca all'Ucraina e per l'ostilità personale del capo del Cremlino nei confronti del presidente Volodymyr Zelensky. Tuttavia, non si è andati oltre le dichiarazioni; nonostante le ripetute minacce di ulteriori sanzioni e dazi, gli Stati Uniti non hanno ancora attuato nuove misure punitive contro la Russia.

Zelensky: "Centinaia di cinesi combattono con la Russia"

In attesa di conoscere i dettagli dell'incontro tra Putin e Witkoff il leader ucraino Zelensky, parlando da Kryvy Rih, sua città natale, dove il 4 aprile scorso un missile balistico russo ha ucciso 19 persone, tra cui nove bambini, ha dichiarato: "Oggi è esattamente un mese da quando la Russia ha respinto la proposta statunitense di un cessate il fuoco completo e incondizionato, un mese che ha reso completamente chiaro che la Russia è l'unica causa di questa guerra". "Senza la forza contro la Russia, non ci sarà in Russia la volontà di accettare e attuare proposte di pace realistiche ed efficaci", ha ribadito. Zelensky ha quindi puntato il dito contro Pechino: "Secondo le informazioni in nostro possesso, attualmente almeno diverse centinaia di cittadini cinesi stanno combattendo come parte delle forze di occupazione russe. Questo significa che la Russia sta chiaramente cercando di prolungare la guerra, anche a costo di vite cinesi".

La NATO promette a Kiev altri 21 miliardi di euro di aiuti militari

Nel frattempo nel corso del vertice della NATO di Bruxelles il segretario alla Difesa britannico John Healey ha dichiarato che gli alleati si impegnano a fornire altri 21 miliardi di euro in aiuti militari a lungo termine all'Ucraina. "Si tratta di un sostegno record", ha affermato Healey, aggiungendo anche che "il 2025 è l'anno critico per questa guerra". Il segretario alla Difesa ha sottolineato che i nuovi aiuti devono avere per Kiev un significato chiaro: "Siamo al vostro fianco nella lotta e nella pace".

Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, a sinistra, il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov, al centro, e il segretario alla Difesa britannico John Healey.
Il ministro della Difesa tedesco Boris Pistorius, a sinistra, il ministro della Difesa ucraino Rustem Umerov, al centro, e il segretario alla Difesa britannico John Healey.

Germania: "Pace irraggiungibile nell'immediato futuro"

Parlando della situazione attuale, il ministro della Difesa tedesco Pistorius , che dovrebbe mantenere il suo incarico nel prossimo governo di coalizione, ha affermato che "data la continua aggressione della Russia contro l'Ucraina, dobbiamo ammettere che la pace in Ucraina sembra essere irraggiungibile nell'immediato futuro". Poi ha aggiunto: "Faremo in modo che l'Ucraina continui a beneficiare del nostro supporto militare congiunto. La Russia deve capire che l'Ucraina è in grado di continuare a combattere, e noi la sosterremo".

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