Guerra in Ucraina: l’ambasciatore italiano Zazo salva 20 bambini, tra cui 6 neonati
Nel trasferimento dell'ambasciata d'Italia da Kiev a Leopoli ancora in corso – a quanto apprende l'ANSA – l'ambasciatore Pier Francesco Zazo è riuscito a portare in salvo anche circa 20 minori, tra questi 6 neonati, che aveva accolto in ambasciata in questi giorni perché privi di un posto sicuro dove stare.
Il plauso di Draghi per il gesto di Zazo
Le parole del premier Mario Draghi: "Voglio ringraziare l’Ambasciatore in Ucraina, Pier Francesco Zazo, il personale dell’Ambasciata per lo spirito di servizio, la dedizione e il coraggio. L’Unità di Crisi mantiene regolari contatti con i nostri connazionali in Ucraina e con i familiari in Italia". Plauso anche dal sottosegretario Enzo Amendola.
La raccomandazione della Farnesina
La Farnesina, inoltre, in seguito all’intensificarsi dell'invasione russa esorta i connazionali ancora presenti a Kiev e dintorni ad utilizzare i mezzi disponibili, tra questi i treni, per lasciare la Capitale, negli orari in cui non c’è il coprifuoco. “Si raccomanda la massima cautela” – hanno scritto in un messaggio rivolto ai connazionali sul sito ‘Viaggiare sicuri’ della Farnesina, nell’ultimo aggiornamento sulla situazione in Ucraina.
Chi è l'ambasciatore italiano a Kiev
Pier Francesco Zazo è il nuovo ambasciatore d’Italia a Kiev dallo scorso gennaio. Nato a Benevento nel 1959, si è laureato in scienze politiche nel 1984 presso l’Università “Luiss” di Roma. Dal 1999 si trasferisce all’Ambasciata d’Italia nella capitale ucraina per ricoprire il ruolo di Consigliere commerciale. Dopo quattro anni in Ucraina inizia a prestare servizio all’Ambasciata d’Italia a Mosca, dove lavora come Capo dell’Ufficio economico-commerciale. Nel 2013 era stato nominato ambasciatore d’Italia a Canberra.