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Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina, Kiev colpisce ultimo ponte a Kursk. Mosca: “Media occidentali coinvolti, anche la RAI”

Aggiornamenti sulla guerra in Ucraina di oggi, lunedì 19 agosto: le truppe di Kiev colpiscono ultimo ponte a Kursk. Ira di Mosca, per la portavoce del ministero degli Esteri, Maria Zakharova, “media occidentali sono partecipi. Questi pseudo-reporter possono essere qualificati solo come traditori della professione”. Il riferimento a una giornalista della RAI.
A cura di Ida Artiaco
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Resta alta la tensione tra Russia e Ucraina: mentre le forze armate di Kiev hanno distrutto il terzo e ultimo ponte sul fiume Seym vicino al villaggio di Karyzh nel Kursk, nel distretto russo di Glushkovsky, come riportano media locali, le truppe di Mosca starebbero avanzando nel Donetsk, al punto che le autorità di Pokrovsk hanno chiesto agli abitanti di evacuare la zona entro le prossime due settimane.

Mosca contro i media occidentali: "Partecipi in aggressione"

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha affermato che le sue truppe stanno raggiungendo gli obiettivi prefissati nell'offensiva in corso nella regione russa di Kursk, lanciata quasi due settimane fa. "Stiamo raggiungendo i nostri obiettivi. Questa mattina abbiamo un altro rifornimento per il fondo di scambio (prigionieri di guerra) per il nostro Paese", ha affermato Zelensky, un giorno dopo aver annunciato che l'Ucraina sta tentando di creare una "zona cuscinetto" in Russia.

Duro l'intervento della portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova, secondo la quale l'attività di alcuni giornalisti di media occidentali entrati nella regione russa di Kursk dall'Ucraina è una "prova del loro coinvolgimento diretto nell'attuazione di un'aggressione ibrida su larga scala contro la Russia. Contro alcuni di questi rappresentanti dei media stranieri sono già stati aperti procedimenti penali per aver attraversato illegalmente il confine di Stato", ha aggiunto Zakharova, in un'intervista al giornale Vzglyad.

Il riferimento è al procedimento aperto nei confronti della giornalista della RAI Stefania Battistini e dell'operatore Simone Traini. Secondo Zakharova, "questi pseudo-reporter possono essere qualificati solo come traditori della professione che si sono abbassati a partecipare direttamente alla fabbricazione e diffusione della propaganda ucronazista", ha concluso la portavoce.

FdI: ridicole lezioni di giornalismo da Zakharova

“La Russia continua con un atteggiamento inaccettabile nei confronti della Rai. Dopo l’annunciato provvedimento contro i giornalisti Battistini e Traini, oggi dobbiamo assistere a una scena ridicola, a Maria Zakharova che dà lezioni di giornalismo riguardo un’intervista di Ilario Piagnerelli. Se non fossimo in un contesto così drammatico ci sarebbe da ridere, invece siamo costretti a registrare l’ennesima minaccia verso il Servizio pubblico e il diritto a una corretta informazione. Rinnoviamo ai giornalisti Battistini, Traini e Piagnerelli la nostra solidarietà” lo hanno dichiarano i componenti di Fratelli d’Italia della Commissione Vigilanza Rai rispondendo a Zakharova.

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Negoziati completamente fermi

Sempre alla luce dell'offensiva ucraina nella regione russa di Kursk, "al momento il processo negoziale è completamente inappropriato", ha dichiarato il consigliere presidenziale russo Yuri Ushakov in un'intervista al canale Telegram Shot citata dalle agenzie di stampa russe Tass e Interfax. "A questo punto, data questa impresa, non parleremo", ha detto Ushakov rispondendo a una domanda sulla possibilità di negoziati con Kiev. Ushakov ha dichiarato che le proposte di Putin "non sono state annullate, ma al momento il processo negoziale è del tutto inappropriato".

Kiev: "Russi avanzano, evacuare Pokrovsk entro 2 settimane"

Le truppe russe, invece, premono sul Donetsk. Perciò, considerando il ritmo dell'avanzata dell'esercito russo, i residenti di Pokrovsk hanno una o due settimane per evacuare: lo affermano le autorità della città ucraina vicina al fronte di Donetsk, citate da Radio Liberty.  Secondo Serhii Dobriak, capo dell'amministrazione militare di Pokrovsk, il ritmo delle evacuazioni è aumentato: ogni giorno 500-600 persone lasciano la città. "Ad oggi, tutto a Pokrovsk funziona ancora", ma "sappiamo che entro una settimana, queste operazioni si ridurranno gradualmente", ha detto Dobriak secondo cui l'evacuazione forzata dei bambini sarà implementata in città già questa settimana.

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