Guerra in Ucraina, Kiev attacca una petroliera russa con un drone pieno di esplosivo
Diverse esplosioni a tarda notte, nello Stretto di Kerch. I servizi militari ucraini hanno attaccato una petroliera russa vicino al Ponte di Crimea, con un drone carico di 450 chili di tritolo. Nelle scorse ore i media russi hanno diffuso la notizia di alcune esplosioni, poi seguite dalla possibilità che si trattasse di un attacco di Kiev condotto attraverso dei droni marini. La petroliera Sig "è stata danneggiata, anche se non molto", facevano sapere in nottata le autorità russe, parlando di un attacco mirato prevalentemente alla sala macchine.
In mattinata è arrivata la versione di Kiev, che ha diffuso anche un video dell'attacco nella visuale del drone esploso: "L'esplosione della petroliera russa Sig che trasportava carburante per le truppe di Mosca è stata un'operazione speciale dei servizi militari ucraini e della Marina", hanno spiegato fonti dell'intelligence. La petroliera era carica di carburante e si trovava in acque territoriali ucraine, nei pressi del Ponte di Crimea. Dal 2019 questa nave è oggetto di sanzioni da parte degli Stati Uniti per aver trasportato petrolio e carburante dalla Russia alla Siria.
Alcuni membri dell'equipaggio sono rimasti feriti da schegge di vetro durante l'attacco. La nave è stata danneggiata, anche se non è ancora chiaro in che punti e in che misura. Secondo i media ucraini, che hanno diffuso un audio di bordo dei marina russi, la petroliera non può muoversi perché la sala macchine è allagata. Il media russo Baza dice che la Sig si trovava in una delle aree del porto cargo di Kavkaz e che l'impatto con il drone ha colpito il vano motore e la sala pompe. L'equipaggio al momento sta trattando il traino in porto, si legge sui media russi. La Sig è una delle più grandi petroliere della Federazione Russa, è stata costruita nel 2014 e pesa quasi cinquemila tonnellate.
Un messaggio del Servizio statale per il trasporto marittimo e fluviale ucraino sta avvertendo di una minaccia militare nelle acque di sei porti russi: "Minaccia militare, zona a rischio guerra – dice il messaggio – L'area interessata è quella delle vie interne ed esterne dei porti di Anapa, Novorossijsk, Gelendzhik, Tuapse, Sochi, Taman".