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Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina, i russi avanzano a Bakhmut ma non sfondano: “Respinti 100 attacchi al fronte”

Ultimi aggiornamenti sulla guerra in Ucraina: i russi fanno piccoli progressi a Bakhmut, ma non riescono a sfondare, anche se sono oltre 100 gli attacchi respinti dalle forze ucraine al fronte. Il New York Times: “Mosca vuole ottenere vantaggio tattico prima di offensive primaverili ma i guadagni sono minimi”.
A cura di Ida Artiaco
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Resta difficile la situazione a Bakhmut, la città del Donetsk da settimane al centro dei combattimenti tra russi e ucraini, la cui conquista per entrambe le parti avrebbe più un valore simbolico che strategico, come affermato anche dall'Intelligence Usa.

Stando a quanto riferiscono gli esperti dell'Istituto per lo studio della guerra (ISW), le truppe di Mosca stanno facendo progressi dentro e intorno la cittadina ma non sono riusciti a completare alcun movimento di svolta che possa portare ad un accerchiamento della stessa, mentre i mercenari del Gruppo Wagner avrebbero iniziato già nei giorni scorsi gli assalti alle sezioni sotterranee del complesso AZOM, l'impianto metallurgico che si trova nel nord-ovest di Bakhmut, rafforzando nelle ultime ore la propria posizione.

Le forze di difesa ucraine hanno invece fatto sapere di aver respinto più di 100 attacchi lungo la linea del fronte. È quanto ha precisato oggi stato maggiore delle forze armate dell'Ucraina nell'ultimo aggiornamento sugli sviluppi del conflitto, aggiungendo che le forze russe hanno lanciato cinque attacchi missilistici contro le infrastrutture civili a Sumy e Donetsk, provocando morti e feriti tra i civili.

Insomma, la situazione resta tesa. Come è emerso anche dalle parole pronunciate dal presidente ucraino Zelensky nel corso del suo consueto messaggio serale condiviso sui propri canali social ufficiali: "Come sempre oggi sono stato in contatto con i nostri comandanti. È molto duro a Est, molto doloroso. Dobbiamo distruggere il potere militare del nemico e lo distruggeremo. Belogorivka e Maryinka, Avdiivka e Bakhmut, Vugledar e Kamianka e tutti gli altri luoghi in cui ora si sta decidendo quale sarà il nostro futuro. Dove si combatte per il nostro futuro".

Anche il New York Times ha intanto confermato che le forze russe stanno attaccando lungo un arco di 160 miglia (256 km) nell'Ucraina orientale "per ottenere un vantaggio tattico prima di possibili offensive primaverili", ma i loro "guadagni sono minimi e hanno un costo spaventoso per entrambe le parti".

"Da Kupiansk, nel nord, ad Avdiivka, nel sud, passando per Bakhmut, Lyman e decine di città intermedie, le forze russe stanno attaccando lungo un arco di 160 miglia nell'Ucraina orientale", scrive il quotidiano a stelle e strisce.

Secondo un'inchiesta del Washington Post, anche le forze ucraine tuttavia avrebbero più di una difficoltà: hanno subito perdite significative di uomini e armi dall'inizio della guerra e i funzionari occidentali stanno mettendo in dubbio che resistere a Bakhmut sia una strategia saggia.

"La qualità delle forze ucraine è stata degradata da un anno di perdite, l'umore delle truppe in prima linea è cupo, alcuni funzionari ucraini mettono in dubbio la prontezza di Kiev nell'organizzare la controffensiva di primavera".

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