Guerra in Ucraina, direttore della Cia: “Le prossime saranno brutte settimane”
Le prossime, in Ucraina, saranno "delle brutte settimane": a dirlo è stato William Burns, direttore della Cia ((Centrale Intelligence Agency) durante un panel della Camera avvenuta oggi, martedì 8 marzo. Per il direttore ci sarà ancora una "scarsa considerazione delle vittime civili". Burns ha anche detto che i motivi che spingono Putin siano del tutto personali e che sia spinto da "rabbia e frustrazione". Non solo. Secondo il direttore della Cia, il presidente della Russia non sarebbe intenzionato a porre fine al conflitto in Ucraina.
Morti tra i duemila e i quattromila soldati
Burns ha anche rivelato i numeri dei soldati morti. Le stime sarebbero tra i duemila e i quattromila soldati. Numeri chesono però in contrasto con quelle rivelate nelle scorse ore dalle forze ucraine e con quelle fornite dalla Russia. Dall'Ucraina infatti arriva la notizia che i soldati russi morti sarebbero almeno undicimila.Secondo la Russia invece a perdere la vita sono stati 498 soldati russi. La Russia, che continua a parlare del conflitto come una missione militare di liberazione, sostiene che i militari impiegati siano pochi. Secondo le autorità ucraine invece i russi starebbero conducendo un'operazione che mira a nascondere il reale numero di soldati impegnati al fronte e le conseguenti morti.
Le accuse di bruciare i corpi dei caduti
Per la Russia non sarebbe la prima volta considerato che, già nel 2015, aveva già adottato una pratica simile: all'epoca aveva anche incluso le morti dei militari nei segreti di Stato. Secondo il presidente dell'Ucraina Volodymir Zelensky, Putin brucerebbe i corpi dei caduti. Una affermazione che però, per il momento, non è confermata. Secondo la Croce Rossa Internazionale, i russi non recupererebbero i corpi dei soldati morti proprio per non dover contare le perdite e nascondere quanto sta succedendo alla popolazione russa.