Guerra in Ucraina, bombe russe su Kiev, Kharkiv e Cherkasy all’alba: 2 morti e decine di feriti
Bombe russe sull'Ucraina all'alba di oggi, giovedì 21 settembre: è di almeno 14 feriti e 2 morti il bilancio dell'attacco sferrato nelle scorse ore su Kiev, Kharkiv e Cherkasy, mentre continuano i combattimenti anche in altre aree del Paese nell'ambito delle operazioni di controffensiva. Succede all'indomani del discorso del presidente Zelensky al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite alla presenza del ministro degli esteri russo Lavrov.
Il vice capo dell'ufficio della presidenza ucraina, Oleksiy Kuleba ha aggiunto che i prossimi mesi saranno difficili per l'Ucraina dopo il "massiccio" attacco missilistico russo della scorsa notte. "Ci aspettano mesi difficili: la Russia continuerà ad attaccare gli impianti energetici ed essenziali dell'Ucraina", ha scritto su Telegram.
Bombe su Kiev, Kharkiv e Cherkasy: più di 20 feriti
È salito a 20 feriti il bilancio aggiornato del pesante bombardamento che questa mattina all'alba si è verificato su alcune città ucraine, inclusa Kiev. Nella Capitale sono rimaste ferite almeno 14 persone, tra cui una bambina di 9 anni, come ha riferito il sindaco Vitali Klitschko, e alcuni edifici residenziali e commerciali sono stati danneggiati.
Le forze di difesa aerea ucraine hanno intercettato stamattina 20 obiettivi nemici sopra Kiev e i suoi sobborghi, ha poi specificato il capo dell'amministrazione militare cittadina Serhii Popko citato dall'agenzia Ukrinform. Secondo le prime informazioni, il nemico ha lanciato missili da crociera Kh-101/555/55.
"Detriti missilistici sono caduti in diversi quartieri della capitale. In quello di Shevchenkivskyi si è verificato un danno a un tubo del gas. Nel quartiere Darnytskyi locali non residenziali e auto parcheggiate sono state danneggiate dai detriti, con lo scoppio di un incendio. In totale l'allerta antiaerea a Kiev è durata più di due ore", ha aggiunto ha ricordato Popko.
Almeno sei attacchi si sono verificati anche nel distretto Slobidskyi di Kharkiv, dove sono state colpite le infrastrutture civili, ha detto il governatore regionale Oleh Syniehubov. Il sindaco della città ha aggiunto che due persone sono morte e ben cinque sono rimaste ferite. Altre cinque sono rimaste ferite e almeno una persona è rimasta sepolta sotto le macerie a Cherkasy, ha comunicato il governatore regionale Ihor Taburets. Qui è stato colpito un albergo, da cui sono state evacuate altre 10 persone.
Un nuovo raid russo si è verificato anche a Kherson dove un donna di 81 anni è morta. Lo scrive Rbc Ucraina, citando la locale amministrazione militare regionale. "Intorno alle 7:30 (le 6.30 in Italia), gli occupanti hanno sferrato un altro attacco alla città. Hanno preso di mira uno dei condomini", spiega il rapporto. La vittima, che ha riportato ferite mortali, al momento del raid si trovava nel suo appartamento.
Zelensky a Washington: incontri alla Casa Bianca, Congresso e Pentagono
Intanto, dopo il suo intervento di ieri al Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, durante il quale ha illustrato il suo piano per la pace in Ucraina, il presidente Zelensky continuerà oggi il suo viaggio negli Usa. Sarà a Capitol Hill e al Pentagono, poi alla Casa Bianca.
Il numero uno di Kiev, ha riferito il portavoce del Consiglio per la Sicurezza nazionale, John Kirby, vedrà il segretario alla Difesa Lloyd Austin e il capo degli Stati Maggiori Riuniti, generale Mark Milley. A seguire, Zelensky avrà un incontro bilaterale ristretto nello Studio Ovale con il presidente Joe Biden, seguito da un incontro allargato nella Cabinet Room della Casa Bianca. Si tratta del sesto incontro di persona tra i due leader.
Ieri il presidente ucraino ha incontrato anche il cancelliere tedesco Olaf Scholz per discutere degli aiuti della Germania a Kiev e della situazione al fronte in Ucraina, secondo quanto pubblicato sull'account Telegram dello stesso Zelensky. Berlino ha annunciato nei giorni scorsi un nuovo pacchetto di aiuti militari a Kiev del valore di 430 milioni di dollari.
La Polonia interrompe la fornitura di armi all'Ucraina
Inoltre, il primo ministro polacco Mateusz Morawiecki a Polsat News ha annunciato che "non trasferiremo più armi all’Ucraina, ora ci armeremo con le armi più moderne", aggiungendo che si concentrerà sulla modernizzazione e sul rapido armamento dell'esercito polacco affinché diventi presto uno dei più forti d’Europa: "Se non vuoi difenderti, devi avere qualcosa per difenderti: questo è il nostro principio, motivo per cui abbiamo effettuato ordini più grandi".
Morawiecki ha sottolineato che il governo non metterà certamente a rischio la sicurezza dell’Ucraina: "Il nostro hub di Rzeszów, in consultazione con gli americani e la Nato, svolge ancora lo stesso ruolo che ha svolto e continuerà a svolgere". Varsavia ha in seguito specificato che è ancora in corso la fornitura di armi a Kiev "precedentemente concordate".
Il portavoce del governo polacco, Piotr Muller, citato dall'agenzia di stampa Pap, ha definito "inaccettabili" una serie di "dichiarazioni e gesti diplomatici" della controparte ucraina.
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