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Guerra in Ucraina

Guerra in Ucraina, attacco con droni sulla Crimea: esplosione in deposito munizioni

Gli ultimi aggiornamenti sulla guerra in Ucraina e le notizie del 22 luglio: telefonata Zelensky-Erdogan per riattivare l’accordo sul grano. Il leader di Kiev sul ponte di Crimea: “Deve essere neutralizzato”. Bombe russe nella notte, filorussi: “Colpito deposito di munizioni in Crimea”.
A cura di Susanna Picone
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Nuova notte di attacchi russi in Ucraina. Le forze russe hanno bombardato sette centri abitati nell'oblast di Sumy, secondo quanto riferisce l'amministrazione militare della regione sul proprio canale Telegram. Attaccate le comunità di Nova Sloboda, Bilopillia, Krasnopillia, Esman, Seredyna Buda, Velyka Pysarivka e Shalyhyne.

Oltre a impiegare artiglieria e mortai, la Russia ha preso di mira l'oblast con missili e lanciagranate. Non si registrano vittime, mentre salgono a 6 i morti degli attacchi russi di ieri nella regione di Donetsk, nell'Ucraina orientale.

Le forze di difesa aerea ucraine hanno abbattuto la notte scorsa cinque droni kamikaze Shahed lanciati nell'Ucraina meridionale: lo ha reso noto la portavoce del Comando Operativo Sud, Natalia Humeniuk, riporta Ukrinform.

Questa mattina è stato temporaneamente bloccato il traffico sul ponte che collega la Russia alla Crimea.

"Colpito deposito di munizioni in Crimea"

Un deposito di munizioni è esploso oggi nel distretto di Krasnogvardeyskiy, nella Crimea annessa dalla Federazione russa, in seguito a quello che viene descritto come un attacco con droni lanciato dalle forze di Kiev. Lo ha reso noto su Telegram il capo filorusso della penisola, Sergey Aksyonov. "Secondo i dati preliminari, non ci sono stati feriti o danni", ha detto sottolineando che "è stato deciso di evacuare la popolazione entro un raggio di cinque chilometri dal luogo dell'emergenza in punti di alloggio temporanei".

La telefonata tra Zelensky ed Erdogan sull'accordo del grano

Ieri intanto c’è stato un colloquio telefonico tra Zelensky ed Erdogan dopo la fine dell’accordo sul grano. "Ho avuto una conversazione telefonica con il presidente della Turchia Erdogan. Ho ringraziato il mio collega per il fruttuoso incontro a Istanbul il 7 luglio e la posizione di principio turca riguardo all'Ucraina nella Nato. Abbiamo coordinato gli sforzi per ripristinare il funzionamento dell'iniziativa sul grano del Mar Nero. A causa delle azioni della Russia, il mondo è di nuovo sull'orlo di una crisi alimentare. Un totale di 400 milioni di persone in molti Paesi dell'Africa e dell'Asia sono a rischio di fame. Insieme, dobbiamo evitare una crisi alimentare globale", è quanto ha poi reso noto il presidente ucraino.

Zelensky è tornato anche a parlare del ponte di Crimea, che "deve essere neutralizzato". "Il ponte di Crimea, non è solo un percorso logistico, è la strada usata per fornire munizioni alla guerra, e questo avviene ogni giorno", ha detto intervenendo all'Aspen Security Forum spiegando le ragioni per cui il ponte di Kerch, bombardato nei giorni scorsi dagli ucraini, appunto deve essere neutralizzato.

"È comprensibile che sia un nostro obiettivo, ogni target che porta guerra e non pace deve essere neutralizzato", ha continuato Zelensky ribadendo che l'obiettivo di Kiev è "reclamare la Crimea" annessa alla Russia nel 2014.

Perché la controffensiva ucraina procede lentamente

In merito alla controffensiva, Zelensky ha ammesso che sta procedendo più lentamente del previsto perché l'operazione è iniziata più tardi del previsto. "Avevamo in programma di lanciarla in primavera, ma non ce l'abbiamo fatta, perché francamente non avevamo abbastanza munizioni e armamenti e brigate adeguatamente addestrate con queste armi", ha detto Zelensky all'Aspen Security Forum aggiungendo che Mosca "ha costruito linea di difesa" e minato il territorio, elementi che hanno imposto un "passo più lento delle nostre azioni di controffensiva".

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